Messina. Presunto ordigno bellico a Sant’Agata: scatta il divieto di balneazione

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Messina. Possibile ordigno bellico in località Sant’Agata: con ordinanza trasmessa alle 20.06 dalla Capitaneria di Porto scatta il divieto di balneazione e navigazione in prossimità dello stabilimento “Blanco”, a circa 15 metri dalla battigia.

Durante la giornata di oggi è pervenuta alla Capitaneria di Porto una segnalazione circa la presenza di un presunto ordigno bellico di circa 1 metro, nella zona di mare antistante località Sant’Agata del Comune di Messina. L’oggetto si troverebbe in prossimità dello stabilimento “Blanco”, a circa 15 metri dalla battigia, ad una profondità di circa 2 metri.

Dalla segnalazione la posizione approssimativa dell’ordigno sarebbe Latitudine 38°14′.850”N – Longitudine 15°35′.200”E.

Mappa con coordinate del presunto ordigno bellico - Sant'Agata, Messina

Nota: come si può evincere dall’immagine ricavata dalle coordinate fornite, sebbene indicato in prossimità del “Lido Blanco”, il presunto ordigno si troverebbe nell’area antistante la Chiesa di Grotte.

Il Comandante Nazzareno Laganà della Capitaneria di Porto, a tutela della pubblica incolumità e garantire la sicurezza della navigazione, dispone che “visti gli art 17, 30 e 81 del Codice della Navigazione, nonché l’art.59 del relativo Regolamento d’Esecuzione, nelle more degli accertamenti e dell’eventuale bonifica, lo specchio acqueo interessato è da ritenersi pericoloso“.

Per questa ragione “per un raggio di 200mt. dalla perpendicolare di giacenza del presunto ordigno, e con effetto immediato, è vietata: la balneazione, la navigazione e la sosta di natanti, nonché la pesca e ogni attività subacquea e diportistica in genere”.

La CP invita poi alla massima attenzione natanti e persone in transito in prossimità della zona interessata da tale divieto “con l’adozione di eventuali misure aggiuntive suggerite dalle regole  di comune prudenza, al fine di prevenire situazione di potenziale pericolo”.

Come di consueto il divieto non si estende alle unità navali della Guardia Costiera e delle Forze di Polizia, nonché le unità militari in genere in ragione del loro ufficio.

“È fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e far osservare la presente Ordinanza. Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, i contravventori alla presente ordinanza saranno puniti degli artt.1164 e 1231 del Codice della Navigazione”.

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