Dovrà rispondere di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie l’uomo di 55 anni condotto in carcere dalla Polizia di Stato di Messina. L’uomo avrebbe aggredito più volte la donna, anche in presenza dei figli. A bloccare l’ultima aggressione, infatti, è stata la figlia maggiore, che lo ha interrotto consentendo alla madre di scappare
I poliziotti delle Volanti hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, nei confronti di un uomo di 55 anni, ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie.
Le indagini, coordinate dall’Autorità Giudiziaria, hanno avuto inizio a seguito di intervento degli poliziotti delle Volanti, allertati da una segnalazione di lite, presso l’abitazione della coppia.
In quella circostanza, l’uomo in preda ad un raptus d’ira, per motivi di gelosia, aveva aggredito la donna tentando di strangolarla. Grazie all’intervento della figlia maggiore, che interrompeva l’aggressione del padre nei confronti della mamma, la vittima riusciva a liberarsi dalla presa e a fuggire.
Dai successivi accertamenti espletati, è emerso che l’episodio non costituiva un caso isolato e che da tempo l’uomo maltrattava la donna anche in presenza dei figli, alternando minacce e insulti ad un atteggiamento autoritario.
Plurimi gli episodi di violenza fisica e morale che hanno confermato le responsabilità del reo e portato alla citata misura cautelare.
FONTE: Questura di Messina
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