“Nel 2013 il trasporto marittimo costava 91 mln 497mila euro l’anno, una cifra che a me apparve vistosamente alta e fu oggetto di una revisione dopo diversi incontri con l’allora assessore alle infrastrutture e il direttore, che citerò entrambi come testi. Cercavo di fare i conti e mi parevano cifre incomprensibili in termini di costi, una totale irrazionalità delle tariffe e la necessità di rivedere le politiche della spesa per il trasporto marittimo”. Lo afferma il presidente della Regione, Rosario Crocetta, nel corso di una conferenza stampa all’indomani dell’avviso di garanzia ricevuto nell’ ambito dell inchiesta Mare Monstrum.
Crocetta ha spiegato la sua posizione e ribadito “assoluta trasparenza”. “Negli anni successivi – ha aggiunto il governatore – grazie alle mie insistenze il costo si abbassa a 76 milioni di euro l’anno”.
Poi, prende le distanze dall’indagato che per la procura palermitana è al centro dell’inchiesta, Ettore Morace, patron della Liberty lines.
“Non sono mai salito sulla barca di Morace ne’ ora ne mai, ne’ in alcuna altra barca di alcun tipo – aggiunge Crocetta -. Anche a Filicudi dove vado in vacanza, pago un albergo che costa 80 euro a notte. Porterò a testimonianza gli albergatori. Non sono un Formigoni che si fa il giro delle Egadi. A Filicudi ho rifiutato più volte un giro in barca, perchè non volevo che questo mi fosse offerto gratis. Non c’è alcuna intercettazione inoltre, mia con Morace, dunque queste frequentazioni assidue non ci dovrebbero essere.
Che rapporti ho con Di Caterina? Zero, non lo conosco- prosegue il presidente – perche’ Morace mi indica? Per millantato credito? Non so nulla di questi emendamenti non c’è nessuna conversazione con nessuno degli indagati. Sarebbe anche complicata una relazione mia con Montalto visto che è lo stesso uomo che il giorno dopo il falso scoop della Borsellino, ha portato Piero Messina, autore dell’articolo, dai carabinieri, accreditandosi come uomo che ha relazioni nelle forze dell ordine. Non pensate che io abbia molto gradito il mantenimento della nomina di Montalto all’assessorato alle Infrastrutture, dopo quei fatti, ma non sono una persona vendicativa. Non ci sono stati però rapporti, ne’ telefonate.
Non ho ricevuto un avviso di garanzia, ma un avviso a comparire per aver accettato una somma a sostegno del mio movimento. Nell’invito a comparire non mi si contesta nessuno dei fatti che sono contestati agli altri indagati. L’invito a comparire l’ho ricevuto perche’ Morace ha versato sul conto corrente del movimento Riparte Sicilia cinquemila euro che non gli ho chiesto io, ma un suo amico”.
Crocetta ha negato che il finanziamento fosse avvenuto a titolo di favore, e che si tratta invece di un sostegno ad una manifestazione svolta a Messina, del marzo scorso, sostenuta da diversi imprenditori. “Non faccio finta, come hanno fatto alcuni, di non sapere nulla – ha aggiunto – sapevo di questo contributo alla manifestazione, ma la prova che non ci sia stato alcun patto corruttivo è che sia avvenuto tutto tramite bonifico. Questa somma e’ stata regolarmente contabilizzata e posta in bilancio. Se avessi accettato una tangente tramite bonifico bancario sarei il presidente della Regione più coglione della storia della Sicilia”.
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