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Lettera aperta del sindaco di Furnari sul “sistema” rifiuti alla base del processo Vivaio

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mario-fotiRiceviamo e pubblichiamo:

“Il giorno dopo la sentenza del processo di appello del procedimento “Vivaio”, che sostanzialmente ha confermato l’impianto accusatorio nei confronti della mafia delle discariche, nel primo processo in Sicilia sulla eco-mafia — nel quale peraltro viene affermata la penale responsabilità dell’ex presidente di “Tirreno Ambiente S.p.A.”, società che gestisce la discarica di Mazzarrà S.A. — la medesima società si trova coinvolta, per altro verso, in un’altra inquietante vicenda che lascia ombre e sospetti sulle autorizzazioni regionali rilasciate per l’ultimo ampliamento dell’invaso.
L’Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente, Mariella Lo Bello, da denunciato un funzionario regionale del suo Dipartimento che presiedeva la conferenza di servizi durante la quale, nel settembre 2008, è stata rilasciato l’ Autorizzazione Integrata Ambientale, per l’ampliamento di una discarica nella Sicilia Orientale, segnalando che lo stesso avrebbe “omesso la vicinanza di un centro abitato”, in modo assolutamente illegittimo, come accertato da una successiva sentenza del TAR di Catania.
Nella medesima denuncia dell’Assessore Mariella Lo Bello, si evidenzia che detto funzionario regionale avrebbe, nel mese di ottobre 2008, acquistato un’autovettura AUDI A6 in Lombardia, in una concessionaria che faceva riferimento ad un amministratore della società che gestisce la discarica in questione.
La notizia viene riportata dalla redazione di Palermo del quotidiano “La Repubblica”, nella quale si evidenzia il trasferimento del funzionario predetto per un sospetto giro di tangenti finalizzate “ad oliare autorizzazioni in un assessorato noto per le sue lentezze”.
In tutta questa vicenda emergono indizi gravi, precisi e concordanti che fanno collegare: la discarica in questione a quella di Mazzarrà S.A.; la sospetta autorizzazione che avrebbe cancellato il centro abitato, alla città di Furnari; la incriminata autorizzazione a quella rilasciata in favore della “Tirreno Ambiente S.p.A.” nel medesimo periodo, provvedimento questi poi annullato dal TAR di Catania.
In questo contesto, il funzionario regionale denunciato sarebbe collegato all’amministratore della “Tirreno Ambiente S.p.a.”in questo acquisto di una prestigiosa auto, per così dire “a distanza”.
Non è chi non veda come intorno alla “Tirreno Ambiente S.p.a.” “, si accumulino parecchi sospetti e reiterate ed inquietanti ombre: questa, invero, oltre ad essere coinvolta in vicende giudiziarie per il suo ex Presidente, viene ora richiamata in una denuncia fatta da un Assessore regionale per una presunta corruzione che riguarderebbe anche il suo amministratore.
Se i predetti fatti denunciati dall’assessore Lo Bello dovessero risultare fondati, un altro fatto gravissimo, di rilevanza penale e criminale, sarebbe stato commesso ai danni della comunità furnarese, col rilascio illegittimo di una autorizzazione ambientale che mette in pericolo la qualità di beni essenziali quali l’acqua per il consumo umano, la vita e l’aria.
L’attuale Amministrazione Comunale di Furnari ha partecipato, malgrado non invitata, alla conferenza di servizio del 24 gennaio 2014, nella quale è stata sospesa la richiesta di “Tirreno Ambiente S.p.A.”, dimostrando di tutelare concretamente, preventivamente, senza remore paure o indugi di sorta gli interessi vitali della comunità che amministra.
Per la stessa ragione la stessa eserciterà in tutte le sedi competenti ogni azione a tutela del diritto alla salute dei suoi concittadini e nei confronti personali dei soggetti, anche funzionari pubblici, che nella vicenda si fossero resi responsabili di gravi illeciti amministrativi o, peggio, di reati penali.”

il sindaco di Furnari

Avv. Mario Foti

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