carabinieri dell'ispettorato del lavoro, controlli in provincia di messina

Lavoro in nero in bar, panifici e imprese: multe per oltre 250mila nel messinese

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Stretta dell’Ispettorato del lavoro su bar, panifici, imprese e negozi in provincia di Messina. Nel mirino della sezione dei Carabinieri 19 ditte ispezionate nell’ultimo mese. Diverse le violazioni riscontrate, tra lavoro in nero e mancanza delle misure di sicurezza sul lavoro. Gli agenti hanno staccato multe per un totale di 250mila euro.

I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Messina, d’intesa con il locale ispettorato territoriale, in sinergia con i militari del comando provinciale dell’arma, hanno effettuato nell’ultimo mese nella provincia di Messina, una serie di controlli a bar, panifici, esercizi commerciali, empori commerciali cinesi, supermercati ed imprese edili.

Questi gli esiti dei controlli: 19 le ditte ispezionate dal nucleo carabinieri ispettorato del lavoro, delle quali 13 risultate irregolari. 66 i lavoratori sottoposti a controllo, di cui 9 totalmente in nero.

In 5 casi è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14 del d.lgs. 81/2008, per aver impiegato personale in nero nella misura pari o superiore al 20% di quello effettivamente presente sul luogo di lavoro. Tale provvedimento risulta già revocato avendo il responsabile regolarizzato la posizione dei lavoratori in nero e pagato la sanzione amministrativa aggiuntiva.

9 datori di lavoro sono stati denunciati, a vario titolo, per violazioni delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro (mancata formazione ed informazione dei lavoratori, mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale, mancata sottoposizione personale a visite mediche obbligatorie), violazione delle norme a tutela dei lavoratori minori, ed utilizzo di impianti di videosorveglianza per il controllo dei lavoratori a distanza senza autorizzazione dell’ispettorato territoriale del lavoro di Messina.

Le sanzioni amministrative e le ammende ammontano ad oltre 250.000,00 euro complessivamente.

FONTE: Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro

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