Arresti domiciliari per il “controllore” degli abusivismi edilizi in città. Aldo Bruzzano accusato di ricettazione, peculato… e altro

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abusi edilizi

E’ stato responsabile della sezione ambientale dei Vigili Urbani, sino allo scorso 1 settembre. 15 giorni dopo il pensionamento, Aldo Bruzzano è stato sottoposto agli arresti domiciliari, indagato per ricettazione in concorso, peculato, falsità ideologica commessa da P.U. e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri.Tra le accuse l’utilizzo per fini personali dell’auto di servizio. Parecchi gli spostamenti che il dirigente comunale avrebbe effettuato con un veicolo sul quale avrebbe dovuto viaggiare solo nell’esercizio delle sue funzioni.
Inoltre avrebbe “chiuso un occhio” su qualche abuso edilizio. In particolare,in una relazione di servizio, relativa ad un sopralluogo effettuato, Bruzzano- sostiene l’accusa – avrebbe attestato l’avvenuta sanatoria ed omesso di segnalare le successive modifiche apportate all’immobile. Aldo Bruzzano è accusato anche di ricettazione poichè – secondo indagini- nella qualità di socio ed amministratore occulto di una società di compro oro, avrebbe acquistato oggetti preziosi, probabilmente provento di furti e rapine. Pare che a dare il via all’inchiesta siano state alcune segnalazioni pervenute in Procura.
Aldo Bruzzano da 15 giorni aveva lasciato, per sopraggiunto pensionamento, l’incarico di responsabile della Sezione ambientale della Polizia Municipale. Sezione che vigila sulla regolarità delle costruzioni edilizie in città, che stronca abusivismi.
Già in passato era stato indagato nell’ambito di una inchiesta che mirava a far luce sulla regolarità di un progetto per la realizzazione di un complesso residenziale sul lago grande di Ganzirri. Il commissario fu accusato di omessa denuncia di alcune cartelle tecniche relative al progetto, a detta dell’accusa falsificate da altri indagati.

 

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