Il procedimento penale scaturito dalla operazione Bratislava, della Squadra Mobile, che portò alla luce il traffico di sostanze dopanti che avveniva all’interno di 2 palestre, una di Messina , l’altra di villafranca Tirrena, ha registrato oggi la tappa dell’udienza preliminare. Il Gup Maria Miltello ha condannato, con il rito abbreviato, a 3 anni e 3 mesi di reclusione Michele De Fanis, palermitano; a 2 anni e 2 mesi, Armando Cunzolo. Assolto, perché il fatto non costituisce reato, Alessandro Rossello. Altre 21 persone sono state rinviate a giudizio al prossimo 6 aprile.
L’operazione Brastislava è scattata lo scorso 2 ottobre con 11 arresti. L’indagine era stata avviata nel 2012, a seguito della denuncia di alcune mamme preoccupate per la salute dei loro figli, abituali frequentatori di palestre cittadine e della provincia. Ragazzi che “gonfiavano” a vista d’occhio. Giovanissimi che accusavano preoccupanti infezioni, infiammazioni. L’attività della Squadra Mobile ha consentito di scoprire il grosso giro di anabolizzanti attivo in alcune palestre.
Titolari di palestre, personal trainer e body builder, vario titolo furono coinvolti in un giro di sostanze dopanti, assunte dai culturisti che frequentavano abitualmente le palestre incriminate.
Ne emerse che in alcune palestre di Messina e Villafranca Tirrena, agli atleti venivano prescritti piani di allenamento e diete che venivano poi integrati con sostanze dopanti quali stanazolo, trembolone, metenolone, oxandrolone, nandrolone e boldenone, oltre che insulina.
Tra i farmaci sequestrati in corso d’indagine persino alcuni non commerciabili in Italia, che venivano importati dalla Slovacchia tramite uno degli indagati, titolare di palestre di Bratislava e del salernitano.
Oggi, il gup ha deciso 2 condanne, un’assoluzione e 21 rinvii a giudizio.
Nella difesa sono stati impegnati gli avvocati: Alessandro Billè, Nino Cacia, Tommaso Calderone,Giuseppe La Face,Antonio Giliberti, Salvatore Silvestro, Alfonso Maria Parisi, Antonello Scordo, Roberto Materia,
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