Ghota5. C’è un Comune vessato dalla mafia: Mazzarà S. Andrea. I retroscena

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C’è una mafia a tre teste che gestisce le estorsioni sugli appalti, le imprese, e l’operazione Gotha 5, scattata all’alba di oggi con 22 misure cautelari in carcere ( 7 delle quali notificate a detenuti), nel territorio di Barcellona, lo conferma. Indagini di Carabinieri e Polizia hanno consentito di ricomporre la mappatura del crimine organizzato , ma anche gli assetti di un sistema  compiuto di collaborazione tra mafie. C’è sinergia- lo ha detto il procuratore capo Guido Lo Forte – tra la cosca di Catania e quella della fascia tirrenica del messinese ( Barcellona), ma un ruolo di controllo rimane a quella di Messina città.  In pratica, nella gestione di un’attività estorsiva su un appalto, concorrono 3 gruppi criminali: Catania, Barcellona e Messina. Filo diretto è tra i prime due;  il secondo ( Barcellona)  contatta quello di Messina città, al quale Ghota5_2concede una sorta di percentuale sugli utili del pizzo.Un sistema già portato alla luce da precedenti inchieste antimafia, le stesse che hanno decapitato il clan di Barcellona, oggi ricomposto da nuove leve, che pur nel prosieguo delle dinamiche dei predecessori, a detta degli inquirenti, hanno mostrato una maggiore spregiudicatezza.
L’operazione Gotha 5, oggi, fornisce un dato allarmante: un comune, quello di Mazzarà S.Andrea, vessato da interessi mafiosi. C’è un ex sindaco indagato, Carmelo Navarra, accusato di avere “comprato” voti, con il favore della cosca, per la sua elezione, avvenuta nel 2007 con il 76% delle preferenza. Un plebiscito che, a detta degli inquirenti, oltre che dal voto di scambio, sarebbe stato generato anche da intimidazioni compiute sull’altro candidato sindaco, costretto a ritirarsi dalla competizione elettorale. Per Navarra la procura di Messina aveva chiesto la misura cautelare in carcere, non accolta dal gip, nonostante abbia riconosciuto la sussistenza del quadro probatorio, solo per una modifica al testo dell’articolo 416 ter del codice penale.
E sul Comune di Mazzarà S.Andrea, con l’operazione Gotha 5, cala un’altra ombra: tra gli arrestati odierni c’è il fratello dell’attuale sindaco Salvatore Bucolo.  E’ Angelo Bucolo, che l’ordinanza indica come uno dei componenti storici del gruppo mafioso dei Mazzaroti , impegnato nella riscossione del pizzo, che consegnava ad esponenti di Cosa Nostra barcellonese, partecipe ad attentati ai danni di imprenditori,  promotore di atti incendiari, “al fine di convincerli a continuare a pagare il pizzo”, contro i responsabili della discarica di Mazzarrà S. Andrea, presso cui  Bucolo, con  Giuseppe Reale e Giovanni Pino,  lavorava. Dalle dichiarazioni dei collaboratori Salvatore Artino, Carmelo Bisognano, Salvatore Campisi e Santo Gullo, ( che su riscontro hanno dato il via alla odierna operazione) è inoltre emerso che Angelo Bucolo aveva anche custodito e occultato alcune armi per conto di Reale, da questi utilizzate per commettere attentati. Ed ancora, a detta di uno dei pentiti,  sarebbe stato contattato, senza esito, da altri sodali “perchè convincesse il fratello, Salvatore Bucolo, sindaco di Mazzarrà, a intervenire nei confronti della società Tirreno Ambiente ( che gestisce la discarica) affinchè quest’ultima riprendesse a pagare le tangenti”.
Sono 27 gli indagati della operazione Gotha 5, per 22 sono scattate le misure cautelari in carcere, siglate dal gip Maria Luisa Materia, richieste dai sostituti procuratori della DDA, Angelo Cavallo e Vito di Giorgio. Le accuse, a vario titolo, sono:   associazione mafiosa, estorsioni, rapine, porto abusivo di armi ed altri reati contro la persona e il patrimonio.

 

Questi i nomi degli interessati ai provvedimenti:

  1. ALESCI Alessio, nato a Milazzo il 12.05.1990, residente in Barcellona Pozzo di Gotto;
  2. BUCOLO Angelo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 07.04.1977, residente in Mazzarrà Sant’Andrea;
  3. CAMMISA Giuseppe, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 26.08.1979, residente a Mazzarrà Sant’Andrea;
  4. CHIOFALO Marco, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 18.01.1993, ivi residente;
  5. D’AMICO Bartolo, nato a Messina il 05.12.1989, residente a Barcellona Pozzo di Gotto;
  6. ESSAOULA Miloud, nato in Marocco il 15.04.1989, residente a Mazzarrà Sant’Andrea;
  7. GENOVESE Antonino, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 26.03.1982, ivi residente;
  8. ITALIANO Salvatore, nato a Rodì Milici il 05.02.1966, residente a Mazzarrà Sant’Andrea;
  9. OFRIA Giuseppe, nato a Milazzo il 05.04.1994, residente a Barcellona Pozzo di Gotto;
  10. PANTE’ Mario, nato a Vittoria (RG) il 16.12.1970, residente a Mazzarrà Sant’Andrea;
  11. PINO Giovanni, nato a Milazzo il 21.02.1983, residente a Mazzarrà Sant’Andrea;
  12. REALE Giuseppe, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 10.08.1986, residente a Mazzarrà Sant’Andrea;
  13. SALVO Orazio, nato a Messina il 18.04.1985, residente a Mazzarrà Sant’Andrea;
  14. TORRE Sebastiano, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 03.03.1977, residente a Mazzarrà Sant’Andrea;
  15. TRIFIRO’ Maurizio, nato a Rodì Milici il 06.07.1979, residente a Terme Vigliatore.

 

Erano già detenuti:

  1. CALDERONE Antonino, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 18/08/1975;
  2. CALABRESE Tindaro, nato a Novara di Sicilia il 03/09/1973;
  3. CALCO’ LABBRUZZO Salvatore, nato a Tortorici il 16/08/1952, residente a Tripi;
  4. CAMPISI Agostino, nato a Patti il 16/11/1961, residente in Terme Vigliatore;
  5. CRISAFULLI Carmelo, nato a Messina il 7 aprile 1990, domiciliato in Mazzarà S. Andrea;
  6. MUNAFO’ Filippo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 18/03/1985, residente in Furnari;
  7. TRIFIRO’ Maurizio, nato a Rodì Milici il 06/07/1979, residente in Terme Vigliatore.

 

Patrizia Vita

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