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Due ingegneri arrestati: hanno chiesto 10mila euro per agevolare sanatoria di abuso edilizio

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carabinieri-molto-bellaUn’accusa pesante, quella a carico di due ingegneri messinesi.
Sono stati arrestati, per concussione e falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici in concorso, Salvatore Calabrò, 65 anni, dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Scaletta Zanclea; e Antonino Porcello, 64 anni.
Secondo quanto stabilito dalle indagini dei carabinieri della compagnia Messina sud e della stazione di Scaletta, scaturita dalla denuncia di un imprenditore, i due ingegneri, complici tra loro, lo avrebbero costretto a pagare 10mila euro al fine di agevolare il rilascio della sanatoria di una costruzione abusiva che l’imprenditore aveva realizzato su un terreno di sua proprietà.

In particolare, secondo la ricostruzione degli investigatori dell’Arma, all’abusivo sarebbe stato suggerito di rivolgersi all’Ing. Porcello perchè chiedesse all’Ufficio Tecnico del Comune di Scaletta ( diretto dall’ingegnere Calabrò) la concessione in sanatoria per l’opera. Della somma dovuta per l’agevolazione- sempre secondo accusa – 4.000 euro sarebbero finiti nelle tasche di Calabrò.
I due complici, inoltre- si legge sulle pagine dell’ordinanza – avrebbero fatto “chiaramente intendere che in caso di affidamento della pratica ad altro professionista non avrebbe ottenuto il predetto provvedimento amministrativo”.
Ed ancora – sostiene l’accusa- i due avrebbero attestato volutamente una data di accertamento diversa da quella in cui le violazioni edilizie erano state accertate. ” Forse per dare alla vittima il tempo di decidersi a pagare”- ipotizza l’accusa.
Intercettazioni telefoniche ed ambientali effettuate in corso di indagini hanno dato riscontro alle dichiarazioni della vittima.
Da qui il gip ha disposto la misura cautelare agli arresti domiciliari per i due professionisti messinesi.

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