Una giornata di passione, quella di ieri, per i 32 imputati ( 24 persone fisiche e 8 società) comparsi davanti al gup Monica Marino dove si discuteva il secondo troncone dell’inchiesta Corsi D’oro, sulla Formazione. Giornata di passione per imputati, ma anche per Difesa, Accusa e lo stesso giudice. Decine, infatti, le eccezioni preliminari sollevate dai difensori, sulle quali il gup è stato chiamato a decidere e che, pertanto, hanno dilatato i tempi dell’udienza. Cominciata alle 9 del mattino, si è conclusa oltre le 23 con un “quasi” nulla di fatto”: ci si rivede giovedì 6 novembre. Di “fatto” c’è stata la costituzione delle parti civili. Si sono costituite: l’Avvocatura dello Stato (per la Regione), due associazioni di Consumatori e 4 dipendenti della Enfap. Il gup Marino ha rigettato quasi tutte le eccezioni sollevate dalla difesa, tranne quella riferita alla impossibilità di costituzione delle parti civili nei confronti delle società.
Nell’ormai stranota inchiesta “Corsi d’oro”, imputato eccellente è l’ex deputato del PD ed ex sindaco di Messina Francantonio Genovese. Gli fanno “coda”, ma non troppo, la moglie, Chiara Schirò; il cognato, Franco Rinaldi, deputato regionale del PD, e la moglie, Elena Schirò;
Salvatore La Macchia, Roberto Giunta, Domenico Fazio, Elio Sauta, Giovanna Schirò, Stefano Galletti, Giuseppina Pozzi, Liliana Imbesi, Concetta Cannavò, Natale Lo Presti, Graziella Feliciotto, Carmelo Capone, Natale Capone, Orazio De Gregorio, Paola Piraino, Francesco Buda, Salvatore Natoli, Antonino Di Lorenzo, Carmelo Favazzo, Roberta Saglimbeni. Coinvolte anche le società Service srl, Napi Service srl, Caleservice srl, Centro Servizi 2000 srl, Lumen, Enfap, Ancol, Elfi Immobiliare srl.
A vario titolo, sono accusati di associazione finalizzata alla commissione di peculato, truffa aggravata, riciclaggio, falso in bilancio, reati finanziari e contro la pubblica amministrazione.
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