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Corsi d’oro: tutti fuori. Nove su 9 degi indagati ai domiciliari tornano in libertà

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tribunale-messina 1Non ci sono più esigenze di custodia cautelare per gli indagati doc dell’inchiesta Corsi d’Oro, lo scandalo che nel luglio scorso colpì il mondo della Formazione messinese con 10 misure cautelari. Tornano in libertà: Daniela D’urso, Chiara Schirò, Elio Sauta, Graziella Feliciotto, Natale Lo Presti, Nicola Bartolone, Melino Capone e Concetta Cannavò, Natale Capone (quest’ultimo scarcerato nel primo pomeriggio).
Tornano liberi tutti e 9 gli indagati confinati agli arresti domiciliari da sei mesi. Uno, Giuseppe Caliri, era già stato scarcerato qualche giorno dopo l’operazione. La decisione dei giudici della seconda sezione del Tribunale arriva a seguito delle istanze avanzate dai legali.
LO scorso luglio, il procuratore capo di Messina, Guido Lo Forte, aveva detto che gli enti messinesi di Formazione professionale Ancol, Aram e Lumen puntavano su meccanismi, a volte sofisticati, altre meno, di deviazione delle risorse pubbliche”. Con il metodo di società fittizie, riconducibili agli indagati, che raddoppiavano anche sino al 600% i costi sostenuti per gli affitti o le prestazioni di servizi.
I sostituti procuratori Fabrizio Monaco, Antonio Carchietti e Camillo Falvo, con il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, ottennero dal gip Giovanni De Marco le misure cautelari degli arresti domiciliari per i tre legali rappresentanti dei tre enti di formazione sotto accusa: Chiara Schirò (Lumen), Daniela D’Urso (Ancol), rispettivamente mogli degli ex sindaci Francantonio Genovese e Peppino Buzzanca; per Elio Sauta ( Aram),ex consigliere comunale del Pd. E furono arresti domiciliari anche per Cettina Cannavò, ex tesoriere provinciale del Pd; Carmelo Capone, ex assessore della giunta Buzzanca; Natale Capone, commercialista, fratello di Carmelo;Graziella Feliciotto; Natale Lo Presti; Nicola Bartolone; Giuseppe Caliri, a vario titolo, accusati di associazione a delinquere finalizzata al peculato e alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche destinate al finanziamento di progetti formativi. Oggi vengono meno le esigenze di custodia cautelare.
Il processo immediato “Corsi d’Oro” si è già aperto davanti alla seconda sezione penale del Tribunale, che ha conferito gli incarichi ai periti per la trascrizione delle intercettazioni effettuate nel corso delle indagini.
Nella difesa sono impegnati gli avvocati Alberto Gullino, Nino Favazzo, Marcello Scurria, Salvatore Giannone, Salvatore Silvestro, Alessandro Billè, Tommaso Autru Ryolo.

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