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Corsi d’oro. Divieto di dimora esecutivo per Chiara Schirò. La difesa chiede la revoca

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tribunale-messina 1L’avvocato Nino Favazzo, legale di Chiara Schirò. che con il marito, Francantonio Genovese, è al centro dell’inchiesta sulla Formazione, ha già chiesto la revoca della misura che impone il divieto di dimora a Messina alla signora Schirò. ” Una misura inutilmente afflittiva- sostiene l’avvocato Favazzo- che non soddisfa alcuna esigenza cautelare. Il provvedimento per Chiara Schirò, disposto dal Tribunale del Riesame, è divenuto esecutivo da qualche giorno. Mentre ci sono ancora i termini per il ricorso in Cassazione per altri 3 imputati per i quali il Tdr ha disposto la stessa misura: Natale Capone, Natale Lo Presti e Graziella Feliciotto.
Intanto, il 3 novembre dovranno comparire davanti al Gup Monica Marino le 24 persone e le 8 società coinvolte nell’inchiesta sulla Formazione denominata “Corsi d’oro”, accusati a vario titolo di associazione finalizzata alla commissione di peculato, truffa aggravata, riciclaggio, falso in bilancio, reati finanziari e contro la pubblica amministrazione. Tra gli imputati, oltre all’ex deputato del Pd, ex sindaco di Messina, Francantonio Genovese,anche Salvatore La Macchia, Roberto Giunta, Domenico Fazio, Elio Sauta, Elena Schirò, Giovanna Schirò, Stefano Galletti, Giuseppina Pozzi, Liliana Imbesi, Concetta Cannavò, Natale Lo Presti, Chiara Schirò, Graziella Feliciotto, Carmelo Capone, Natale Capone, Orazio De Gregorio, il deputato regionale del Pd Francesco Rinaldi, Paola Piraino, Francesco Buda, Salvatore Natoli, Antonino Di Lorenzo, Carmelo Favazzo, Roberta Saglimbeni. Coinvolte anche le società Service srl, Napi Service srl, Caleservice srl, Centro Servizi 2000 srl, Lumen, Enfap, Ancol, Elfi Immobiliare srl.

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