Condannata alla sedia a rotelle. 61enne torna a camminare: merito della sinergia tra ospedali

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dott. Pietro CavaliereInfezione della protesi impiantata al ginocchio: questa era stata la diagnosi  dei medici in seguito a  complicanze sopraggiunte dopo un’operazione. Così una donna 61enne, operata nel 2003 per delle difficoltà nella deambulazione, si era sentita dire dai chirurghi. Grazie all’opera dell’equipe dell’ospedale Codivilla Putti di Cortina, diretta dal dottor Centofanti, dopo ripetuti e complessi interventi chirurgici, nel 2010 finalmente si era ottenuta la guarigione dall’infezione, a costo però di una grave perdita di sostanza ossea, legamentosa e muscolare a livello del ginocchio, tale da rendere necessaria la sedie a rotelle. Un brutto colpo per la donna che aveva perso le sue capacità motorie. Nel suo caso  però la collaborazione fra l’Istituto di Cortina, storicamente dedito alla terapia delle infezioni dell’osso, e l’Istituto Ortopedico del Mezzogiorno di Messina e Reggio Calabria facenti parte del gruppo Giomi e diretti dal dottor Pietro Cavaliere ha portato a un importante risultato. L’equipe di Cavaliere, infatti, ha sottoposto la donna a due nuovi interventi: il primo per impiantare una protesi totale; il secondo, nei giorni scorsi, per ricostruire il ginocchio gravemente compromesso, mediante l’applicazione di una protesi speciale, usata normalmente nelle ampie lesioni tumorali. E la ricostruzione dell’apparato estensore, consentendo alla paziente una mobilità articolare pressoché normale. Grande felicità per la 61enne che è tornata a camminare senza problemi. «Una notevole soddisfazione professionale – ha commentato Cavaliere – per la mia equipe e per i colleghi che hanno supportato la collaborazione fruttuosa tra il centro di Cortina e gli istituti locali di Messina e Reggio Calabria. Questo successo ci consente di ripetere in altri casi percorsi simili, soprattutto in ambito interventistico – chirurgico». 

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