Francantonio Genovese, la moglie Chiara Schirò, il figlio Luigi, la sorella Rosalia, il cognato Franco Rinaldi, la cognata Elena Schirò, i nipoti Marco Lampuri e Daniele Rizzo e il notaio Stefano Paderni. Sono questi i dieci indagati a cui la Procura di Messina contesta, a vario titolo, i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, riciclaggio, impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita.
A chiusura delle indagini, quindi, torna il reato di riciclaggio e si vede l’iscrizione nel registro degli indagati di un componente esterno alla famiglia Genovese: il notaio Paderni che, secondo la Procura, “si prestava a stipulare gli atti su indicati, nonostante la loro evidente natura fraudolenta, in danno delle pretese erariali e la riconducibilità delle somme impiegate per far fronte a dette compravendite a Genovese Francantonio”.
Le indagini nel novembre del 2017 avevano portato al sequestro di beni per oltre 100 milioni di euro ai Genovese e fatto luce sull’esistenza di fondi esteri per un ammontare apri ad oltre 16 milioni di euro.
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