Cemento povero ai moli Vespri e Colapesce: 10 rinvii a giudizio

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tribunale-bella bella-per-nuovoIl gup Monia De Francesco ha rinviato a giudizio dieci persone nell’ambito del procedimento penale scaturito dall’inchiesta sui lavori di ampliamento delle banchine dei moli ‘Vespri’ e ‘Colapesce’.
Si tratta dei rappresentanti legali di società, funzionari, fornitori e di una società, a vario titolo accusati di Truffa, frode in pubbliche forniture e falso.
L’inchiesta, del 2015, nacque a seguito di un esposto giunto in Procura, furono 6 gli iniziali indagati. Le banchine allargate, pensate per accogliere le navi da crociera, erano state inaugurate nel 2010. Ma, veniva segnalato nell’esposto, i lavori di allineamento dei due moli, costati 15 milioni di euro, e realizzati dall’Ati non convincevano: si sospettava che fosse stato adoperato, in alcuni casi, cemento “impoverito”.
I risultati dei carotaggi disposti dalla procura avrebbero dato supporto ai sospetti.
Sono stati rinviati a giudizio: Danilo La Piana, direttore tecnico della Tecnis Spa di Catania; Concetto Bosco Lo Giudice e Francesco Domenico Costanzo, imprenditori e proprietari della Tecnis, Daniele Naty, responsabile dell’impresa subappaltante “Naty”; Antonio Giannetto e Vincenzo Silvestro succedutisi come titolari di ditte fornitrici di calcestruzzo; l’architetto Francesco Bosurgi e l’ingegner Fabio Arena, funzionari del Genio Civile Opere Marittime e supervisori dei lavori; Rosario D’Andrea, presidente della commissione di collaudo e collaudatore statico dell’opera; Carmelinda Antonella Fangano, rappresentante della società incaricata dell’esecuzione dei lavori.

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