Per anni ha subito continue aggressioni, umiliazioni ed estorsioni di denaro dal suo convivente, poi la donna non ce l’ha fatta più e ha deciso di denunciare il compagno. I Carabinieri della Stazione di Bordonaro hanno così arrestato un 42enne messinese per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta del sostituto procuratore Roberto Conte.
La protagonista della vicenda aveva convissuto con il suo persecutore per quasi 15 anni, durante i quali aveva subito botte, umiliazioni e minacce. Il convivente le estorceva continuamente denaro con il quale si procurava la droga di cui era consumatore abituale. Quando la donna non riusciva a soddisfare le sue richieste, andava in escandescenze e l’aggrediva.
La vittima aveva più volte provato a lasciarlo, ma era sempre tornata sui suoi passi, perché temeva che quell’uomo violento portasse a termine le ritorsioni promesse ai danni di suo figlio e dei suoi anziani genitori. La decisione di troncare definitivamente la relazione è stata presa circa 10 mesi fa, soltanto dopo un episodio che ha fatto comprendere alla vittima che il pericolo si faceva sempre più incombente: il 42enne un giorno ha incontrato per strada la sua compagna e le ha intimato di consegnargli il ciclomotore che la donna aveva da poco comprato. Al suo rifiuto la reazione violenta dell’uomo, che l’ha scaraventata per terra e ha cominciato a colpirla con il casco che le aveva precedentemente strappato di mano. Non solo. L’uomo ha iniziato ad urlare di volere un coltello per ammazzarla.
La vittima è fortunatamente riuscita a fuggire, aiutata dal figlio, ma quest’ultimo episodio le ha finalmente aperto gli occhi e l’ha convinta a lasciare il suo aguzzino, che però non ha accettato la fine della relazione. L’uomo infatti, ha continuato a renderle la vita un inferno con telefonate ad ogni ora del giorno e della notte, aggressioni, appostamenti e minacce anche al figlio ed agli anziani genitori.
Il padre della vittima più volte ha trovato l’ex genero sotto casa, una delle quali con un coltello in mano, ed ha avvisato la figlia, consigliandole di non rincasare senza chiamare i Carabinieri. Gli uomini dell’Arma hanno infatti rintracciato l’uomo poco distante dall’abitazione dell’ex compagna e sono poi riusciti a ricostruire il clima di terrore in cui è stata costretta a vivere la donna, che le ha ingenerato un perdurante stato d’ansia fino ad essere costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, arrivando addirittura a trasferirsi a vivere a casa di amici. Adesso sul 42enne gravano le pesanti accuse di maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori nei confronti della ex ed è stato ristretto ai domiciliari.
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