La Sicilia continua a bruciare. Un nuovo incendio si è sviluppato nella nottata a Lipari, è il secondo questa settimana e anche questa volta ha colpito la vegetazione di Quattropani bruciando un ettaro e mezzo di macchia mediterranea e alcuni alberi di ulivo secolari. Sul posto, tra gli altri, i Carabinieri, che sospettano il rogo sia stato doloso.
Dopo l’incendio che ha bruciato ettari di terreno, arrivando vicino a diverse abitazioni, nella notte tra il 31 agosto e l’1 settembre, le fiamme hanno nuovamente lambito il territorio di Quattropani, a Lipari. È successo tutto intorno alle 21.00. Le fiamme si sono poi estese da Chiesa Vecchia a Calvano. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Forestale, Carabinieri e diversi volontari, impegnati per quasi sette ore. Come anticipato, i militari stanno indagando sulle cause, ma la pista privilegiata è quella dell’incendio doloso.
Intanto, per la Sicilia, il Governo regionale è intenzionato a chiedere a Roma la dichiarazione dello stato di calamità. Tale decisione è maturata durante una riunione di Giunta svoltasi a seguito degli incendi che nella notte tra il 29 e il 30 agosto hanno colpito le province di Messina e di Palermo e in particolare il territorio di San Saba e i Comuni di Piraino, Rometta, Frazzanò, Milazzo e San Pier Niceto, da un lato; e il Comune di Altofonte dall’altro.
(Foto © Ansa)
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