In fiamme l’auto del sindaco di Castroreale: già preso l’autore del rogo

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Foti Antonino TindaroQualche giorno fa l’attentato ai danni del sindaco di Furnari, Mario Foti – la cui Fiat Uno è stata data alle fiamme da tre ragazzi tempestivamente individuati dai carabinieri – adesso anche il sindaco di Castroreale, Alessandro Portaro, finisce nel mirino degli attentatori. La scorsa notte ignoti hanno incendiato la Fiat Panda di Portaro. Era la mezzanotte circa qualdo le fiamme sono divampate, distruggendo per intero la vettura.
Alcuni passanti hanno chiesto l’intervento dei vigili del Fuoco. Sul posto anche i Carabinieri della stazione di Castroreale e quelli della Compagnia di Barcellona, che hanno avviato le indagini.

E a poche ore dal verificarsi della vicenda le indagini dei Carabinieri hanno portato all’individuazione del colpevole. Sarebbe, infatti, un 42 enne barcellonese, Antonino Tindaro Foti, imprenditore ambulante, già noto alle Forze dell’Ordine, il responsabile dell’incendio all’autovettura del sindaco. A far scattare l’immediato intervento dei Carabinieri di Barcellona, la telefonata , poco dopo la mezzanotte, alla Centrale Operativa, di un cittadino che segnalava l’incendio che stava danneggiando la Fiat Panda. In seguito ad una serie di accertamenti e  l’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella piazza, i Militari dell’Arma sono risaliti all’identificazione del malfattore, ripreso mentre dava alle fiamme l’auto. Raggiunto sul luogo di lavoro dai Carabinieri, Foti ha mostrato immediatamente segni di disagio. Una volta in Caserma, dopo una serie accertamenti, per lui sono scattate le manette.

 

Intanto anche il Sindaco di Furnari, Mario Foti, la Giunta e il Consiglio Comunale esprimono solidarietà, vicinanza e sostegno al collega Portaro. «Questo ulteriore atto — scrive il sindaco di Furnari in una nota — dimostra come in questo particolare momento il nostro territorio è particolarmente esposto agli attacchi della criminalità organizzata e che, proprio i sindaci sono in prima linea e subiscono le conseguenze da parte di organizzazioni criminali. È opportuno che gli Organi dello Stato, preposti alla tutela dell’ordine pubblico e alle attività di repressione e di vigilanza del crimine organizzato, prendano atto del particolare momento di aggressione ai rappresentanti degli enti e intervengano di conseguenza».

 

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