Già detenuto domiciliare per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio di droga, è stato beccato dalla Polizia con in casa un panetto di 100 grammi di hashish e diversi grammi di marijuana: arrestato 23enne. L’uomo è stato quindi ricollocato agli arresti domiciliari, mentre la droga è stata sequestrata.
Venerdì scorso, nell’ambito di specifici servizi anti-droga, gli Agenti hanno rinvenuto e sequestrato hashish e marijuana a carico di un ventitreenne già detenuto domiciliare.
La droga è stata trovata a seguito di perquisizione domiciliare, effettuata con l’ausilio di una squadra del Reparto Cinofili di Reggio Calabria: il ventitreenne teneva un panetto da circa 100 grammi di hashish sul balcone di casa e diversi grammi di marijuana dentro uno sgabuzzino. Numerose le tracce di sostanza dello stesso tipo trovate da Ghiros, il cane antidroga della Squadra Cinofili. Rinvenuti, inoltre, due bilancini di precisione e svariato materiale per il confezionamento delle singole dosi.
L’uomo, detenuto domiciliare per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ricollocato agli arresti domiciliari. La droga, invece, è stata sottoposta a sequestro.
Complessivamente, nel corso della consueta attività di controllo del territorio, nel trascorso weekend le Volanti hanno controllato 482 persone e 182 autovetture, elevando inoltre diverse sanzioni ai sensi del Codice della Strada.
Denunciati, infine, più soggetti per i reati più disparati quali porto abusivo di oggetti atti ad offendere, violazione di domicilio, evasione, furto aggravato e lesioni personali. Alla competente Autorità Amministrativa sono state segnalate infine quali abituali assuntori 6 persone che, in occasioni diverse, sono state trovate in possesso di modica quantità di sostanza stupefacente per uso personale.
Sempre nel weekend un uomo è stato arrestato, nei pressi di piazza Cairoli, con l’accusa di aver minacciato un passante con un coltello e di aver poi tentato di colpire i poliziotti.
FONTE: Questura di Messina
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