Michel J. Sofia è uno scienziato americano di origini siciliane e ha ottenuto ottimi risultati nel campo della cura dell’epatite B e C, oltre a diversi premi per la sua attività di ricerca. Ieri, l’Università degli Studi di Messina (UniMe) ha deciso di conferirgli un dottorato honoris causa in Biologia Applicata e Medicina Sperimentale.
Lo scienziato si è distinto nel corso della sua carriera e ha portato a casa, tra le altre cose, un importante riconoscimento, il premio “Lasker De Bakey Clinical Medical Research” condiviso con i professori Charles Rice e Ralf Bartenshlager, per l’ideazione del Sofosbuvir. Si tratta di una medicina, capostipite di una classe di farmaci capaci di far sparire il virus dell’epatite C, bloccando l’attività di un enzima indispensabile per la sua replicazione.
Ma questa, di stampo più accademico e meno tecnico, è solo una delle decisioni prese dal Senato e dal Consiglio d’Amministrazione dell’Ateneo peloritano che ha ridefinito l’organizzazione interna dell’Università deliberando l’attivazione di ulteriori 3 posizioni dirigenziali, che in pianta organica passano, così, da 4 a 7.
Infine, gli Organi collegiali hanno espresso parere favorevole alla pubblicazione del Bando Part-time studenti A.A. 2018/19 per 150 posti di collaborazione ai Servizi generali dell’Ateneo.
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