All’Ospedale Papardo di Messina è arrivato un innovativo sistema di navigazione robotica per la chirurgia vertebrale, che rende le operazioni più semplici per il personale e riduce le complicanze per i pazienti, oltre a consentire interventi molto meno invasivi. Si tratta di una tecnologia attualmente disponibile in Italia solo in quattro nosocomi: a Venezia, Torino, Bologna e, adesso, nella città dello Stretto.
Soddisfatto, il direttore generale del Papardo, Mario Paino: «Gli investimenti in tecnologie come queste rappresentano l’argine migliore contro la migrazione sanitaria – dichiara. Ancora troppe persone del Centro-Sud Italia, ogni giorno, salgono su treni ed aerei diretti al Nord per andare a curarsi. Noi invece pensiamo che trattamenti sicuri e di qualità siano un diritto per tutti e in tutto il Paese. Il Papardo rafforza la propria vocazione all’eccellenza. Personale medico-sanitario altamente formato assieme alle tecnologie mondiali più innovative sono la formula per garantire le cure migliori ai pazienti».
Vediamo nel dettaglio, come funziona la nuova strumentazione, per quali patologie può essere usata, quali sono i benefici per i pazienti e quali i vantaggi per il personale sanitario, medici e infermieri.
Come funziona il braccio robotico in dotazione al Papardo
A spiegarlo, in una nota, è l’Azienda ospedaliera. «Il chirurgo esamina le immagini tridimensionali ottenute della tac intraoperatoria e fornisce al braccio robotico le coordinate esatte per il posizionamento delle viti. Sfruttando la tecnologia GPS, naviga sul paziente e guida la mano del chirurgo con una precisione millimetrica. Il GPS, in particolare, riduce il rischio che spostamenti anche minimi del paziente causino errori nell’inserimento delle protesi.
Come confermano i circa 30mila interventi eseguiti sinora a livello mondiale e i relativi studi scientifici, il sistema fornisce una visualizzazione talmente dettagliata dell’anatomia del paziente da consentire un livello di precisione del 98,9%».
Quali patologie permette di trattare?
Le patologie che il robot permette di trattare con maggiori livelli di efficacia, spiegano dal Papardo, sono le listesi vertebrali, le malattie degenerative della colonna, il crollo vertebrale causato ad esempio dall’osteoporosi, lo sfaldamento del tessuto osseo determinato da alcuni tumori, i traumi di elevata gravità. Tutta la patologia traumatica e neoplastica del sacro e dell’anello pelvico.
I benefici per i pazienti
Tra i principali benefici per i pazienti, come anticipato, la minore invasività degli interventi e la riduzione delle complicanze. In particolare, spiega l’Azienda ospedaliera, l’uso del braccio robotico consente di evitare complicazioni come deficit motori, infezioni post-operatorie, formazioni di fistole o ematomi.
Il punto di forza più significativo è però rappresentato il binomio efficacia-mininvasività. «Gli interventi alla colonna vertebrale – scrivono dal Papardo – comportano tradizionalmente delle significative incisioni della cute, lunghi tagli per dare al chirurgo un campo operatorio ben visibile. Queste lacerazioni, tuttavia, sono causa di sanguinamento e, ovviamente, di più lunghi tempi di ospedalizzazione e riabilitazione. L’estrema accuratezza consente tagli molto piccoli, di appena qualche centimetro. A poche ore dall’intervento il paziente è già in piedi. E dopo 48-72 ore viene mediamente dimesso».
I vantaggi per il personale sanitario e l’ospedale
«Durante l’intervento – spiegano dal Papardo – ci si avvale di O-arm, un’altra tecnologia innovativa acquisita dal Papardo. Simile a quella di una TAC, O-arm è in grado di fornire immagini tridimensionali e con un’altissima risoluzione. Oltre al vantaggio per il chirurgo, O-arm ha un altro punto di forza: eroga una quantità ridotta di raggi X, e quindi espone a meno radiazioni non solo il paziente ma tutto il personale di sala operatoria».
Grandi vantaggi sono poi prodotti dall’uso di questa strumentazione per quel che riguarda la ricerca, le possibilità di formazione per i giovani chirurghi, a partire dagli specializzandi in primis. Infine, spiegano dall’Ospedale Papardo di Messina, l’acquisizione di questa strumentazione porta dei vantaggi anche per l’Azienda stessa: «Il sistema di navigazione – la cui configurazione presente al Papardo ha un prezzo di 1,4 milioni di euro – costituisce una forma di tutela preventiva, una sorta di assicurazione a monte e rappresenta una scelta strategica e lungimirante dal punto di vista manageriale e amministrativo per l’ospedale. Un intervento chirurgico che va male si trasforma spesso in un lungo e costoso contenzioso legale per la struttura sanitaria».
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