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Tessere gratuite Atm. Il Comune non favorisce gli aventi diritto

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atm“Il Comune non applica la legge regionale dell’ottobre 1992 a tutela degli anziani disabili e invalidi e non agevola gli appartenenti alla categoria che chiedono il rilascio delle tessere gratuite Atm”.

Il consigliere comunale Libero Gioveni torna alla carica. Lo aveva già fatto lo scorso anno: aveva chiesto all’Amministrazione di far presentare ad anziani e disabili le istanze per ottenerne il rilascio.

“Dopo una mia prima interrogazione del febbraio 2013 − spiega Gioveni − l’assessore ai servizi sociali Mantineo aveva chiarito che nessun nuovo bando si era potuto redigere per venire incontro a chi 3 anni fa, seppur con una piccola compartecipazione ai costi delle tessere, aveva presentato regolare istanza, perché nei Bilanci non era stata prevista alcuna voce per il beneficio”.

“Questa Amministrazione, quindi – prosegue il Consigliere − non solo non mette in pratica quanto promesso in campagna elettorale, ovvero soddisfare i diritti degli “ultimi”, ma continua a perseverare nell’abbinare insieme ciò che risulta frutto di delibere comunali subordinate ad una copertura finanziaria, da ciò che invece è previsto per legge per gli invalidi per servizio e in generale per i portatori di handicap”.

“La Legge Regionale 9/92, infatti − chiarisce l’esponente Udc − che fa seguito alle precedenti leggi regionali 68/81 e 68/83 e che a supporto delle quali va anche la sentenza del Cga n. 686 del 20 giugno 2000 a favore dell’Unione Italiana Ciechi in un ricorso vinto contro la “Segesta Autolinee”, non lascia spazio ad interpretazioni: il trasporto pubblico a favore dei portatori di handicap deve essere gratuito. Tra l’altro, a seguito della predetta sentenza del Cga, venne emessa nel luglio del 2000 anche una circolare regionale con la quale veniva fatto obbligo alle aziende di trasporto di rispettarla scrupolosamente”.

“Inoltre − prosegue il consigliere comunale − la Legge è chiara anche sotto l’aspetto delle procedure: il Comune o l’ATM non devono anticipare affatto le somme, in quanto è la stessa azienda trasporti che dovrebbe trasmettere all’assessorato regionale competente l’elenco dei beneficiari e in funzione di ciò la Regione liquiderebbe il corrispettivo dei costi”.

“Pertanto, − conclude Libero Gioveni − alla luce di tutto ciò e in virtù anche dei possibili ricorsi che le varie associazioni di categoria (Unione italiana ciechi, invalidi per servizio, invalidi civili, mutilati e invalidi del lavoro ecc.) potrebbero avviare contro Palazzo Zanca, chiedo all’Amministrazione il rispetto della normativa vigente in materia di rilascio gratuito delle tessere per il trasporto pubblico locale, a tutela di un sacrosanto diritto maturato dalle categorie svantaggiate”.  

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