Come vengono spesi i soldi pubblici a Messina? Il Comune lancia in via del tutto sperimentale un percorso di monitoraggio civico sulla realizzazione delle opere pubbliche che veda la cittadinanza impegnata in prima persona nella verifica della spesa dei fondi pubblici.
In particolare il progetto riguarda la realizzazione del secondo Palazzo di Giustizia all’ex ospedale militare “Caserma Giuseppe Scagliosi”.
«Si tratta di un ulteriore, fondamentale passo in avanti verso la creazione di un sistema locale di governo aperto – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola – che si sviluppa nell’ambito di un impegno preso da questa Amministrazione con il Governo nazionale con la partecipazione al III Piano Italiano di open government».
Il concetto a cui si è ispirata l’amministrazione per portare avanti il progetto è quello di trasparenza e compartecipazione di cittadini e Comune al fine di creare un sistema di controllo civico sulla spesa dei fondi pubblici. «Si prevede infatti l’attivazione del Patto di Integrità tra ente appaltante, società partecipanti alla gara e un organismo di monitoraggio indipendente, che prevede anche sanzioni in caso di mancato rispetto. L’organismo di monitoraggio – prosegue l’Assessore – è un’organizzazione della società civile il cui ruolo è verificare passo dopo passo la correttezza di tutte le procedure finanziate e sottoposte al Patto di Integrità».
L’amministrazione con questo progetto ha lo scopo di promuovere un percorso di monitoraggio dal basso coinvolgendo direttamente il cittadino con attività di controllo e segnalazione di irregolarità: «Promuoviamo forme di cittadinanza attiva dedicate specificatamente al controllo della spesa di denaro pubblico. Va sottolineato che l’operazione non costituisce un costo per il Comune, in quanto è prevista, con una piccola percentuale, sul quadro di spesa del lavoro. Sarà compito dell’organismo di monitoraggio coinvolgere la cittadinanza. A questo scopo, l’ente individuato organizzerà scuole e laboratori grazie ai quali i cittadini potranno acquisire gli strumenti tecnici e legali per monitorare un appalto pubblico, organizzare visite ai cantieri e “raccontare” gli esiti del lavoro con la pubblicazione di report periodici».
Questo tipo di attività viene svolta anche in altri undici Stati ed è ispirata al programma pilota della Commissione Europea “Integrity Pacts – Civil Control Mechanism for Safeguarding EU Funds”. Anche Milano, Cagliari, Sibari e Gangi sono impegnate in questo progetto di monitoraggio e Messina, già nel piano triennale di prevenzione alla corruzione e trasparenza (2017-2019), ha introdotto questo sistema come misura di prevenzione del rischio corruttivo. Con la delibera 789, attraverso la quale si dà il via al progetto, si è dato anche mandato al dipartimento Lavori Pubblici del Comune di individuare l’organismo responsabile delle operazioni di monitoraggio.
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