III Quartiere

Ripartiti male tra i Quartieri i fondi delle Entrate Tasi. La Terza Circoscrizione approva una delibera e dice: “Che scivolone”

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III QuartierePolemiche sulla distribuzione delle Entrate Tasi approvate dal Consiglio comunale. Alcuni Quartieri come il Sesto guidato dal presidente Orazio Laganà riceveranno molto di più rispetto ad altri come il IV presieduto da Francesco Palano Quero. La ripartizione, infatti, ha tenuto conto solo dell’estensione del territorio ma non del numero di abitanti. 

Oggi il Consiglio della III Circoscrizione ha esitato una delibera che vuole essere un atto di indirizzo nei confronti del Consiglio Comunale per porre rimedio a quello che si preferisce considerare uno “scivolone”: si tratta della delibera n. 27C con la quale vengono destinati dei fondi alle Circoscrizioni, derivanti dal gettito TASI, per far fronte ad esigenze legate alla manutenzione delle strade, delle banchine o di pubblica illuminazione.

“Praticamente – si legge in una nota – a causa di un emendamento, sicuramente migliorativo della iniziale proposta in quanto aumenta da € 600000,00 a € 850000,00 la somma totale da destinare, la relativa ripartizione della predetta somma  danneggia la III^ Circoscrizione, che si vede assegnata solo € 90000,00! Tale increscioso problema proprio a causa di un “inciso” presente nell’emendamento e non nella proposta iniziale: tale “inciso” ripartisce le somme solo in funzione dell’estensione territoriale.

         Spiace constatare come fra i firmatari proponenti l’emendamento vi siano colleghi consiglieri che in un recente passato hanno seduto nelle stesse “sedie” e che hanno combattuto le medesime problematiche che oggi noi portiamo avanti con tutte le difficoltà del caso ed ecco perchè preferiamo pensare ad uno “scivolone” perchè diversamente sarebbe una caduta di stile senza precedenti!

         Nei fatti è stata anche disattesa una precedente delibera della giunta municipale, la 972 del lontano 2011 dove la ripartizione prevedeva dei criteri ben precisi e sicuramente più equi e corrispondenti alle reali esigenze del territorio. Vogliamo rendere sgombro il campo che nessuno vuole fare guerre fra poveri ma non è possibile non considerare la densità abitativa fra i parametri di assegnazione!

         Siamo comunque fiduciosi che le nostre ragioni saranno tenute in debita considerazione e che questo “empasse” si risolva nel migliore dei modi e soprattutto nell’interesse della collettività”.

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