Rendering virtuale ponte sullo Stretto di Messina

Ponte sullo Stretto di Messina, l’Autorità Anticorruzione (ANAC) “bacchetta” il Governo

Pubblicato il alle

2' min di lettura

«Rileviamo uno squilibrio nel rapporto tra il concedente pubblico e la parte privata, a danno del pubblico»: a dirlo, in riferimento al decreto sul Ponte sullo Stretto di Messina, è il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Giuseppe Busia, che nella giornata di ieri, giovedì 8 giugno, ha presentato la relazione annuale dell’Ente in Parlamento.

A preoccupare l’ANAC, in particolare, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per il quale l’Ente auspica una rinegoziazione; il nuovo Codice degli appalti, al cui interno sarebbe previsto un «eccessivo utilizzo di deroghe e soglie alte» con «scorciatoie meno efficienti e foriere di rischi»; il Decreto riguardante il Ponte sullo Stretto di Messina.

Su quest’ultimo punto, in particolare, il presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia ha affermato che: «Purtroppo, sempre più spesso rileviamo uno squilibrio nel rapporto tra il concedente pubblico e la parte privata, a danno del pubblico, sul quale finisce per essere trasferita la maggior parte dei rischi. Il recente decreto-legge, sulla base di un progetto elaborato oltre dieci anni fa, ha riavviato l’iter di realizzazione del ponte tra Sicilia e Calabria. Sono stati, da parte di Anac, proposti alcuni interventi emendativi volti a rafforzare le garanzie della parte pubblica, non accolti, tuttavia, dal Governo in sede di conversione del decreto».

Non è tardata la replica del Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti (MIT): «Sono totalmente infondate le preoccupazioni dell’ANAC a proposito del Ponte sullo Stretto, come lo erano quelle sul Nuovo Codice degli Appalti».

«Non solo – aggiunge – perché verrà nominato un responsabile della prevenzione della corruzione e per la trasparenza, ma anche perché le garanzie a tutela della legalità e del corretto utilizzo dei fondi pubblici sono salvaguardate dalle norme generali del nostro ordinamento nonché dal Codice degli Appalti. Codice degli Appalti che prevede precise responsabilità e sanzioni».

(136)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.