Una giornata rivolta all’informazione e alla prevenzione secondaria di una condizione cronica che affligge 3 milioni di donne in Italia, quella organizzata dall’Associazione Italiana Endometriosi ONLUS, in collaborazione con il Policlinico G. Martino di Messina. L’équipe dell’ambulatorio dell’endometriosi e dolore pelvico, composta dal dottor Antonello Aridizzone, dal dottor Giovanni Retto e dal dottor Emanuele Sturlese, offrirà infatti consulenze e visite gratuite alle donne che soffrono di sintomi sospetti e desiderano sottoporsi ad un controllo diagnostico. L’appuntamento è dalle ore 15.00 presso l’Ambulatorio di Ecografia della U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia dell’A.O.U. “G. Martino”, al 1° piano del Pad. A.
Il numero di prenotazioni per le visite ginecologiche è limitato, per usufruirne è necessario prenotarsi al numero verde 800 031 977 il lunedì e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30. L’accesso allo sportello d’ascolto è libero e non richiede la prenotazione.
Il dolore e la difficoltà di procreare sono i principali campanelli d’allarme che dovrebbero allertare la donna. I sintomi, che spesso si possono confodere con altre patologie sono molto vari: dolore prima e durante le mestruazioni, durante e dopo i rapporti sessuali, durante la defecazione e/o la minzione, disturbi intestinali, sangue nelle feci o nelle urine, dolore nella regione lombare, gonfiore addominale e/o nausea, affaticamento cronico, cefalea, infertilità/sterilità.
“Ringrazio il Primario di Ginecologia, il dottor Onofrio Triolo, per averci offerto l’opportunità di poter organizzare questa iniziativa di prevenzione secondaria. Arrivare prima alla diagnosi è fondamentale: un trattamento tempestivo può fare davvero la differenza, mentre attualmente il ritardo diagnostico si aggira ancora drammaticamente intorno ai 7 anni. Il dodicesimo Rapporto sulle politiche della cronicità promosso Cittadinanzattiva, a cui abbiamo partecipato, sottolinea come l’80% delle Associazioni coinvolte denuncia che molti pazienti sono costretti a rinunciare alle cure mediche per difficoltà economiche. Questo è un piccolo aiuto che vogliamo offrire in questo senso, per consentire a chi non può permettersi il pagamento del ticket di prendersi comunque cura della sua salute” spiega Natalia Faranda, Vice-Presidente dell’AIE e responsabile di zona, nonché promotrice dell’iniziativa.
Oltre alle visite gratuite, Natalia sarà inoltre a disposizione, con una postazione dedicata, di tutti coloro che desiderano ricevere informazioni sull’endometriosi, ma anche per tutte le donne che hanno già ricevuto una diagnosi e necessitano di un sostegno emotivo.
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