Democrazia e partecipazione queste le due parole chiave dell’incontro, tenutosi oggi – 19 ottobre – a Palazzo Zanca, per presentare pubblicamente un percorso di collaborazione, avviato da diverso tempo e che occuperà la città di Messina per i prossimi mesi, con il supporto del Consiglio d’Europa e dell’ong “The Democratic Society“. Nel pomeriggio, sempre nell’ambito dell’iniziativa, il lancio del progetto-pilota sulla democrazia partecipativa alla Biblioteca Comunale (Palacultura Antonello).
Democrazia partecipativa e interculturalità
Il lavoro di questi mesi riguarda nello specifico due temi, quello della democrazia partecipativa e quello dell’interculturalità. «Il primo aspetto – ha chiarito l’assessore alla Cultura, Federico Alagna – permette di migliorare la nostra azione di governo attraverso la trasparenza e la partecipazione, migliora quindi l’immagine di Messina, consentendo anche una crescente internazionalizzazione nelle politiche giovanili». Occorre quindi, come è stato sottolineato negli interventi della mattinata, avere consapevolezza di far parte di un contesto sempre più ampio, non solo nazionale. In quest’ottica, un progetto come questo, una rete come quella che si è venuta a creare rappresenta uno strumento di confronto e miglioramento irrinunciabile.
Nel corso della discussione è stato illustrato il report del Consiglio d’Europa sullo stato della partecipazione dei cittadini a Messina, in chiave comparata con altre realtà.
L’indice utilizzato per la valutazione è stato creato in maniera collettiva e consta di 69 domande raggruppate in base ai diversi indicatori. «Si tratta – come ha spiegato Nicoletta Manzini, funzionaria del Consiglio d’Europa – di capire il livello di impegno della città e di vedere se c’è un quadro normativo adeguato a favorire la partecipazione». Quadro normativo che, anche alla luce dei risultati positivi, rappresenta l’ostacolo principale in molte realtà, unito, spesso all’assenza di strumenti di monitoraggio efficaci.
A Messina un “Incubatore per la Democrazia”
«Il coinvolgimento di Messina è importante – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Federico Alagna – perché, evidentemente, si è riconosciuto in questa realtà territoriale uno spazio importante per approfondire il tema della partecipazione». La città, infatti, è stata selezionata insieme ad altre due metropoli europee, Anversa e Neapolis-Sykies, per dare vita all’Incubatore per la democrazia.
Per dar vita a questo “incubatore” si incontreranno, oggi pomeriggio, alcuni degli attori chiave che, in questi anni, hanno contribuito con le loro idee e iniziative nate, appunto, dal basso, a rendere Messina una città più attiva e propositiva. I partecipanti a questo primo incontro saranno chiamati ad esprimere la propria opinione sulle politiche partecipative e di trasparenza messe in atto dall’amministrazione cittadina. Così cittadini, ong, funzionari comunali, politici e altri esponenti della società civile, saranno oggi riuniti in tavoli di lavoro, organizzati secondo la metodologia del World Café, per discutere di cosa funziona, di cosa non funziona e di cosa si può fare per migliorare la città e il livello di partecipazione dei cittadini. I risultati di quest’incontro verranno poi esposti al Forum Mondiale della Democrazia, che si terrà a Strasburgo tra l’8 e il 10 novembre.
Un’ultima nota di colore, quella del fondatore della ong The Democratic Society, Anthony Zacharzewski, che ha riflettuto sulla somiglianza tra la sua città natia, che affaccia sul mare, e Messina e su come il suo progetto, la sua organizzazione, siano nati proprio in un contesto simile al nostro.
Alla conferenza stampa sono intervenuti: l’assessore alla Cultura, Federico Alagna; l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua; il sindaco Renato Accorinti; Nicoletta Manzini, funzionaria del Consiglio d’Europa; Anthony Zacharzewski presidente e fondatore della The Democratic Society; e Francesca Attolino, funzionaria dell’associazione The Democratic Society.
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