Messina, la prof. Alessandra Minniti è tra le eccellenze nazionali della scuola

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C’è un giornale che si chiama Punto Quotidiano, media partner dell’Associazione Assogiovani che racconta gli “eroi” della scuola italiana: dirigenti scolastici e docenti capaci di trasmettere sapere e amore verso la conoscenza. Tra queste pagine, quindi, viene raccontata una storia di Messina: quella di Alessandra Minniti, già professoressa di filosofia al Liceo La Farina e referente per la scuola nell’Assessorato Collettivo Antonello, guidato da Federico Alagna durante il mandato di Renato Accorinti, e attuale dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo n.12 Battisti Foscolo.

«Punto Quotidiano – ci racconta Ettore Cristiani, responsabile della rubrica Eccellenze Nazionali – si occupa di problematiche scolastiche, in particolare di progetti concernenti l’Educazione Civica e giornalismo scolastico. In questo contesto il giornale ospita le interviste e le dichiarazioni di dirigenti scolastici di tutta Italia che rappresentano il lavoro quotidiano senza enfasi, ma che eccellono nel tener duro sul territorio organizzando nel miglior modo possibile l’offerta formativa».

Le eccellenze nazionali della scuola, come Alessandra Minniti, vengono indicate dai territorio, quindi da famiglie, associazioni, uffici scolastici provinciali e regionali del MIUR e progetti interscolastici. «Intendiamo dare voce ai Dirigenti – dice ancora Ettore – e successivamente ai docenti che non compiono azioni necessariamente straordinarie, ma che rendono straordinario l’ordinario quotidiano, per la crescita formativa dei ragazzi».

Alessandra Minniti, una prof. eccellente

Alessandra Minniti è stata quindi indicata come eccellenza nazionale (e messinese) della scuola. «La mia attuale scuola – ha raccontato Alessandra Minniti a Ettore Cristiani – è situata nel territorio metropolitano di Messina, in un quartiere definito a rischio per l’incidenza storica della criminalità nel suo tessuto sociale. La nostra è classificata dalle istituzioni che si occupano di inclusione, come “scuola bersaglio”, per la presenza di bambini figli di immigrati, molti non parlanti italiano, e per la presenza di bambini appartenenti a famiglie RSC (Rom, Sinti e Caminanti).

Il punto di forza di questa scuola è la consapevolezza dell’importanza del ruolo che svolge come istituzione educativa, come presidio di legalità attraverso l’educazione e la proposta di stili di vita e di convivenza non violenti; per il valore che assegna allo studio e alla cultura come volano di libertà ed emancipazione da ogni forma di servitù. Questa è di conseguenza una scuola che si impegna quotidianamente nella progettazione educativa: in una attività didattica che si aggiorna sugli strumenti di coinvolgimento e formazione degli alunni, tanto più ad integrazione di quanto manca loro negli ambienti familiari, spesso deprivati di stimoli culturali». A questo link l’articolo completo.

(In foto Alessandra Minniti con il Prefetto di Messina, Cosima Di Stani)

 

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