“Marcia delle donne e degli uomini scalzi” anche a Milazzo

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 “E’ arrivato il momento di decidere da che parte stare”. Così comincia il comunicato che, su un apposito blog (http://donneuominiscalzi.blogspot.it/), ha lanciato in  questi giorni l’iniziativa della marcia di solidarietà con i popoli che, in questi giorni, premono sulle frontiere dell’Unione europea.

Anche Milazzo ha deciso di aderire alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi, che si svolgerà contemporaneamente in molte città italiane venerdì 11 settembre. L’appuntamento è davanti alla Chiesa di S. Maria Maggiore a Vaccarella, alle 18,30, da lì si camminerà fino al Municipio. Al termine si realizzerà una sorta di catena umana dal mare verso il Comune, a ricordare il viaggio altrui verso la nostra civiltà, rappresentata dalle nostre istituzioni.

Marciare a piedi nudi significa stare dalla parte degli “uomini scalzi”, cioè di coloro che, magari senza nemmeno il “lusso” delle scarpe, sono costretti a mettere il proprio corpo, e quello dei propri cari, in pericolo per cercare di vivere o sopravvivere.

I “marciatori” chiedono innanzitutto dei corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature, un’accoglienza degna e rispettosa per tutti, la chiusura di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti, la creazione di un sistema unico di asilo europeo che superi il regolamento di Dublino.

Prendere coscienza di una questione nazionale significa, per gli organizzatori e i partecipanti, tendere un filo tra il globale e il locale: “Fermiamoci a ragionare – scrivono gli organizzatori di Milazzo – su come il principio sancito dall’art. 11 della Costituzione, “il ripudio verso la guerra e l’impegno concreto per costruire la pace, dando rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere”, si possa concretizzare in una cittadina di provincia come Milazzo. Chiediamoci, chi si occupa di accoglienza qui e chi potrebbe sostenere o contribuire volontariamente a compiere questo gesto di fratellanza?”

Molte associazioni locali hanno dato l’adesione all’iniziativa: l’Arci e lo Sprar (il Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati) di Barcellona, la Cooperativa sociale Utopia e lo Sprar di Milazzo, la Comunità di Sant’Egidio, Il Giglio,  l’associazione A.M.A. Camminare in Sintonia, Oxfam Italia, Il t’invito, il Movimento Sportivi Milazzese e alcune parrocchie.

Esse aggiungono, sul territorio, il loro nome a quello di importanti associazioni come Amnesty International Italia, la CGIL Nazionale, Emergency, l’Arci nazionale, le Acli, Terres des Hommes, Mani Tese, Medici Senza Frontiere, oltre a firme di Gad Lerner e Maso Notarianni, i vignettisti Sergio Staino e Mauro Biani, Don Albino Bizzotto, Don Vinicio Albanesi e Don Armando Zappolini (Coordinamento Nzionale comunità di accoglienza), i politici Gianfranco Bettin, Giulio Marcon e Giusi Nicolini (sindaco di Lampedusa), che parteciperanno all’iniziativa “madre” di Venezia.

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