Venerdì, 29 maggio, alle 15, l’Ordine Ingegneri di Messina organizza a Sinagra il Seminario su “Le Valutazioni Ambientali (Vas-Via-Vinca) ed il Metodo Dpsir a supporto delle Decisioni”.
Tra gli schemi logici utilizzabili per la raccolta dei dati ambientali ai fini gestionali uno di quelli più interessanti è lo schema DPSIR (Driving Forces, Pressures, State, Impact, Responses, in italiano Determinanti, Pressioni, Stato, Impatto, Risposte) .
Lo schema DPSIR, proposto dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea) nel 1999 e adottato dall’ex Agenzia Nazionale per l’Ambiente (ora Ispra), è un approccio metodologico utile per descrivere le problematiche ambientali di un territorio attraverso la rappresentazione di opportuni indicatori e per valutare le maggiori criticità ambientali da affrontare nei programmi di miglioramento dello stato dell’ambiente.
Come ogni schema concettuale, anche lo schema DPSIR presenta dei limiti, in quanto delimita e categorizza le dinamiche ambientali e sociali di un territorio che sono ben più complesse.
Ciò nonostante, questo schema logico consente alle autorità territoriali un approccio specificatamente orientato a mettere in evidenza le criticità ai fini della predisposizione di programmi di miglioramento della qualità ambientale e della valutazione dell’efficacia delle politiche.
Questa esigenza è resa attuale ed urgente dall’avvicinarsi delle scadenze previste per i traguardi di miglioramento della qualità dell’ambiente come dalla Direttiva quadro in Materia di Acque (WFD). Lo schema DPSIR non è un modello, ma un approccio che agevola la ricerca di relazioni di causa-effetto nelle problematiche ambientali; spesso tale ricerca è uno degli obiettivi dei programmi di miglioramento.
L’approccio DPSIR è spesso citato come schema di riferimento nei rapporti sullo stato dell’ambiente effettuati a vario titolo, tuttavia uno studio congiunto ENEA-ISPRA riguardante il Reporting Ambientale delle Aree Protette (progetto PAESI, Protected Areas and Environmentally Sustainable Initiatives) ha potuto documentare con dati quantitativi l’entità dello scollamento tra i risultati delle analisi ambientali e le azioni programmate nei piani di gestione e nei programmi di miglioramento adottati.
La mancanza di relazione diretta tra i “piani di azione” e i risultati degli studi ambientali e, in particolare, la mancata individuazione dei rapporti tra le problematiche ambientali e le pressioni che le determinano sono comuni all’applicazione di vari strumenti gestionali.
Nel lavoro citato, realizzato specificatamente per le aree protette, si è potuto constatare come il problema interessi trasversalmente sia i Piani di gestione dei parchi, sia i rapporti sullo stato dell’ambiente elaborati nell’ambito dei processi di Agenda 21 locale, per l’applicazione della Carta Europea per il Turismo Sostenibile o per la Certificazione Ambientale (ISO 14001/EMAS).
Patrocini Richiesti: Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente – Consiglio Nazionale Ingegneri – Consulta Regionale Ingegneri – SIGEA Sicilia – Parco Regionale dei Monti Nebrodi -ARPA Sicilia
Saluti Autorità, Avv. Vincenza Maccora Sindaco del Comune di Sinagra (Me), del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Messina Ing. Santi Trovato e del Presidente del Parco Regionale dei Monti Nebrodi dott. Giuseppe Antoci
Modera
Francesco Cancellieri – V.Presidente Sigea Sicilia
Introduzione
Ingegnere Bernardino Romano – “Indicatori di evoluzione urbana nelle tecniche DPSIR” Università degli Studi dell’Aquila (via skype)
Interventi
Mario Castorina – “Schemi DPSIR (Drive forces, Pressures, Status, Impacts, Responses) e FESP (Framework for Ecosystem Service Provision): due approcci a confronto” – già Dirigente di Ricerca ENEA
Architetto Guglielmo Bilanzaone – “Gli aspetti operativi della VIA nelle norme correnti e nella prospettiva di adozione della nuova direttiva 2014/52/UE” – Valutatore Ambientale Amministratore Unico di CRAS s.r.l (via skype)
Ingegnere Maurizio Erbicella – “Il Processo di Valutazione Ambientale Strategica nella Formazione degli Strumenti Urbanistici” – Libero Professionista
Silvia Sortino – “Il modello DPSIR nella Redazione degli Studi di Incidenza Ambientali” – ARTA Sicilia DRA
Dibattito
Conclusioni – Aurelio Angelini – Università di Palermo
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