L’Asp di Messina – dopo aver firmato una convenzione con il Policlinico – proseguirà il progetto terapeutico dedicato all’assistenza per i più piccoli con disturbo dello spettro dell’autismo. L’Asp si farà, quindi, carico dei costi delle terapie a 9 piccoli pazienti, coinvolti nel Programma Interdipartimentale “Autismo 0-90” che rischiava di chiudere perché il Policlinico non aveva rinnovato il contratto ai terapisti.
«Abbiamo ritenuto indispensabile – spiega Bernardo Alagna direttore generale dell’ Asp di Messina – evitare la chiusura dell’intero progetto che prevede terapie altamente qualificate e con professionisti di alto livello. Un servizio fondamentale per questi ragazzi che hanno ottenuto notevoli benefici in questi anni.
Riteniamo la collaborazione tra istituzioni ancora più importante quando si tratta di servizi così importanti dal punto di vista sociale e assistenziale. Dobbiamo fare in modo che questi ragazzi possano essere aiutati con le migliori terapie da parte dei sanitari specializzati».
Un Centro Di.ATIP a Messina
Oltre a proseguire il piano terapeutico dei pazienti, l’Asp avvierà un bando per un Centro diurno dell’area metropolitana di Messina per la Diagnosi e il Trattamento intensivo precoce (Di.ATIP) all’interno del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp, nell’unità operativa di Neuropsichiatria Infantile.
«Nel frattempo – aggiunge Alagna – sempre per i bambini affetti da autismo partirà a breve nel Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp, diretto dal prof. Gaspare Motta, nell’unità operativa di Neuropsichiatria Infantile diretta dalla dott.ssa Santina Patanè un Centro Di.ATIP, Dipartimento diagnosi e trattamento intensivo precoce, per riuscire a diagnosticare al più presto questi disturbi ed intervenire in modo adeguato.
Tutto ciò perché ci siamo resi conto che ci sono parecchie richieste di assistenza in città, che non possono essere soddisfatte. In provincia abbiamo già tre centri diurni con strutture private convenzionate con l’Asp, ma in città è ormai essenziale creare questa struttura. Riteniamo fondamentale creare questo Centro al fine di supportare il disagio delle famiglie che in questo periodo di emergenza pandemia si trovano con i minori in casa, con un’ interruzione della routine giornaliera organizzata e dei trattamenti individualizzati e inclusivi.
Le misure di contenimento dei rischi per l’emergenza Coronavirus potrebbero generare situazioni di disagio/stress psicologico e disfunzionalità negli stili educazionali parentali, nonché difficoltà nella gestione del tempo da trascorrere in casa, quindi è nostro compito istituzionale realizzare in tempi brevi questo Centro».
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