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“Infrastrutture verdi per le città”: venerdì, il seminario dell’OdI

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Si svolgerà, venerdì 17 luglio, dalle 15 al Royal Palace Hotel,  organizzato dall’Ordine degli Ingegneri, il Seminario “Infrastrutture verdi per le città”.

Dopo i saluti delle Autorità (Assessori Daniele Ialacqua e Sergio De Cola) e del presidente dell’Ordine degli Ingengneri, Santi Trovato, i lavori prevedono interventi di specialisti delle Università Siciliane (vedi brochure allegata) e la introduzione di Sergio Malcevschi, docente dell’Università degli Studi di Pavia e Presidente del Comitato Tecnico Scientifico della Associazione Analisti Ambientali, le conclusioni sono affidate a Vincenzo Garofalo, componente IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera dei Deputati.

Le Infrastrutture Verdi sono al centro dell’interesse del mondo accademico e politico ed in Sicilia E’ stato firmato lo scorso aprile a Palermo un protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione del manifesto “Social Green Planning” e agli interventi per la pianificazione verde della città. Il documento sottoscritto Anci Sicilia, Circes Università di Palermo, Aipin Sicilia e Siep Iale impegna le parti ad avviare e sostenere un percorso di ricerca applicata e di “cultura” sociale sulla pianificazione urbana con particolare riguardo alle identità territoriali e alle infrastrutture verdi e blu, ivi compresi gli spazi rurali periurbani intesi come parte integrante del sistema territoriale urbano, sulla gestione sostenibile delle acque, dei rifiuti e del verde urbano e sulla difesa idrogeologica in ambito urbano per pianificare un rapporto con il territorio che non sia esclusivamente emergenziale ma segua una programmazione e una pianificazione basati sulla conoscenza approfondita dell’ambiente e sulla manutenzione delle infrastrutture verdi e blu.

In particolare per le Infrastrutture Verdi il Paesaggio Europeo è quello che, rispetto ad altri, ha subito la maggiore perdita di aree di habitat e una maggiore frammentazione, e ciò rappresenta un problema enorme per la biodiversità.

Sebbene le principali aree naturali siano oggi ampiamente protette grazie alla rete Natura 2000, per poter sopravvivere nel lungo termine le specie devono ancora potersi muovere tra queste aree.

Un’infrastruttura verde favorirà la creazione di nuovi collegamenti tra le aree naturali esistenti e il miglioramento della qualità ecologica generale del territorio aperto.

Un’infrastruttura verde inoltre contribuirà al mantenimento di ecosistemi sani, che in tal modo potranno continuare a fornire preziosi servizi alla società come aria pulita e acque dolci.

Investire in un’infrastruttura verde è sensato anche dal punto di vista economico: mantenere le capacità della natura, per esempio di mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, è di gran lunga più vantaggioso che non sostituire questi servizi perduti con soluzioni tecnologiche artificiali decisamente più costose.

Il modo migliore per realizzare un’infrastruttura verde consiste nell’adottare un approccio integrato alla gestione del territorio e nell’elaborare un’attenta pianificazione strategica dell’assetto territoriale.

Fin dal principio sarebbe opportuno coinvolgere nel processo di creazione di un’infrastruttura verde tutti gli utilizzatori dei terreni e tutti i comparti politici, che in questo modo potranno assumersi la propria parte di responsabilità nella sua realizzazione.

 

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