«Tutelerò la mia comunità, dalla grave crisi occupazione che ha travolto il Comune di Mazzarrà». Queste le parole del sindaco Salvatore Bucolo, che nei giorni scorsi ha scritto un’accorata lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per chiedere un incontro.
Il Primo cittadino si schiera dalla parte dei lavoratori licenziati a seguito della chiusura della discarica di Mazzarrà. Sono 25 quelli dell’indotto licenziati il 31 gennaio e altre 17 unità, dipendenti di Tirrenoambiente, sono a rischio. Un provvedimento di licenziamento, che – ricorda il Sindaco – l’Amministratore Delegato della società, Lorenzo Piccioni, riterrebbe necessario dato lo stato di chiusura della discarica, di cui il comune di Mazzarrà è azionista di maggioranza.
«I dipendenti che con assoluta dedizione e spirito di sacrificio hanno onorato in questi anni, il loro impegno per garantire un servizio sociale in tutta la Provincia – tuona Bucolo –, non possono essere sacrificati. Non posso ignorare la crisi occupazionale che ha travolto la società gettando nella disperazione numerose famiglie. Nelle more di una determinazione in sede nazionale e regionale, sento il dovere, di dimostrare concretamente, la mia vicinanza ai lavoratori istituendo un fondo pagato con l’indennità di amministratore, al fine di assistere economicamente tutti coloro che hanno perso il lavoro».
«La Regione Sicilia – continua –, oggi, registra una grave situazione emergenziale. I comuni della provincia di Messina, sono costretti a sostenere costi più onerosi per lo smaltimento e il trasporto dei rifiuti fuori dal capoluogo. Un limite, visto che il sistema di gestione è incentrato solo sulle discariche. Pertanto, come del resto, ha già rilevato, anche il ministro dell’Ambiente, Luca Galletti, si rende necessario interrompere la vecchia gestione e avviare un nuovo corso puntando sullo sviluppo degli impianti, al fine di scongiurare una grave crisi occupazionale ed ambientale».
Una tappa fondamentale, sarà rappresentata dalla prossima conferenza di servizi, fissata il 25 febbraio. Tirrenoambiente, in quella sede, chiederà il rinnovo dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) per la realizzazione dell’impianto di bio-stabilizzazione e dell’impianto per lo smaltimento del percolato.
«Lotterò – ha concluso il sindaco Bucolo – perché possano essere individuate urgenti soluzioni per scongiurare un’emergenza occupazionale senza precedenti. È mio dovere, difendere gli interessi dei lavoratori tutelare gli attuali livelli occupazionale, affinché non siano violati i principi cardine della Costituzione fondata sul lavoro. Il Comune di Mazzarrà in tutte queste vicende è da considerarsi parte lesa e pertanto difenderò gli interessi dei cittadini e dei lavoratori».
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