Dal climate change all’IA: conclusa la “Scuola di Eccellenza in Giornalismo Scientifico”

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Dai cambiamenti climatici all’intelligenza artificiale: sono questi alcuni dei temi trattati durante la prima edizione della Scuola di Eccellenza in Giornalismo Scientifico, promossa dall’Università di Messina e dall’Accademia Peloritana dei Pericolanti.

«Sono emersi spunti di grande interesse – ha detto il prof. di Fisica, Salvatore Magazù –, che possono validamente concorrere al dibattito in corso sull’importanza di dover promuovere una cultura scientifica rivolta a tutti e di dover comunicare non solo i risultati, ma anche le metodologie seguite al fine di concorrere alla formazione di una cittadinanza scientifica che porti a scelte maggiormente consapevoli; molte delle soluzioni prospettate dai relatori su alcuni temi specifici sono sufficientemente mature da poter essere proposte alla comunità accademica e alle istituzioni per una valutazione ampia e condivisa».

Il Giornalismo Scientifico a Messina

«Tra i temi specifici, affrontati sotto forma di confronto tra prodotti scientifici e prodotti del giornalismo scientifico, – ha aggiunto Magazù – i cambiamenti climatici, la vita in condizioni estreme, l’intelligenza artificiale e la proposizione di un codice valutativo condiviso tra le comunità dei giornalisti e scienziati per ostacolare le fake news».

Si è parlato, in particolare, di criptobiosi che fa riferimento a quei particolari stati in cui alcuni organismi in condizioni ambientali estreme mantengono livelli non rilevabili (nascosti) delle proprie funzioni metaboliche. «Superfluo – ha detto il prof. dell’Ateneo di Messina –, ribadire che lo studio di questi processi interessa molteplici, e assai diversi, ambiti applicativi: dalla conservazione, a temperatura ambiente, di organi espiantati, al mantenimento dell’integrità funzionale e metabolica di organismi biologici, alla conservazione di alimenti.

In riferimento all’intelligenza artificiale stiamo assistendo a una rivoluzione paradigmatica nel nostro modo di pensare e di agire in ogni settore, anche in quello scientifico. Va da sé che questi strumenti possono generare informazioni fuorvianti, sia intenzionalmente, che a causa di improprie forme di uso dei dati. L’inerente e sottesa preoccupazione è che si passi ad una previsione senza comprensione dei fatti e che si rischi di vivere sempre più in bolle-filtro cuciteci addosso da algoritmi che da un lato propinano prodotti che fanno sentire nella propria confort-zone; ne consegue, pertanto, che viene ostacolato ogni reale dialogo fatto di confronto.

Infine – ha concluso il prof. Magazù – l’importanza della comunicazione scientifica è fondamentale: il sistema dei media sarà costretto a prendere atto, così come la comunità scientifica e le istituzioni che compongono la società, poiché viene chiesto a tutti di assolvere a un nuovo ruolo nella società democratica della conoscenza».

La Scuola di Eccellenza in Giornalismo Scientifico è stata inaugurata il 24 luglio e si svolta tra il Polo Papardo e Villa Pace.

(265)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.