Domani nel Carcere di Messina sarà inaugurato il progetto “Area verde” per l’incontro tra detenuti e familiari, in particolar modo con i figli minori. “Il dott. Calogero Tessitore, direttore del penitenziario, ha avuto una buona idea – dichiara Antonino Solano, dirigente nazionale del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria); si tratta di un’iniziativa – continua il sindacalista – che alleggerisce le tensioni fisiche ed emotive vissute dai detenuti che inevitabilmente ricadono negativamente sull’importante lavoro svolto dalle donne e gli uomini di polizia penitenziaria che operano nel carcere.
Sulla questione interviene anche Antonino Piazza, Presidente dell’Ad&T (Associazione diritti e tutele), che vede in modo positivo la realizzazione di un’area verde destinata all’incontro tra familiari e detenuti, in particolare i figli di questi ultimi, ma auspica che questa lodevole iniziativa non si trasformi in un carico di lavoro per il personale di polizia penitenziaria costretto poi a dover gestire continui eventi critici.
Alessandro De Pasquale, responsabile nazionale dell’UGL Polizia Penitenziaria ritiene che la missione del Dottor Tessitore dovrà proseguire, creando anche le aule scolastiche all’esterno dei reparti detentivi, in modo da consentire al poliziotto penitenziario di operare con la massima sicurezza.
L’oasi verde mira ad allentare le tensioni e migliorare le condizioni delle incolpevoli vittime come i bambini figli di detenuti e gli anziani genitori dei reclusi; ciò rappresenta un passo avanti dell’istituzione penitenziaria che a Messina è rappresentata dal dottor Calogero Tessitore, hanno lo scopo di per far coincidere l’umanizzazione della pena con le inevitabili esigenze di sicurezza della struttura e dei lavoratori.
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