Dopodomani, mercoledì 9 marzo, alle 19 alla sala Laudamo, conosceremo la storia dell’ospedale Lacor, in Uganda fondato nel 1959 dai coniugi Corti, due medici che hanno dedicato tutta la loro vita a questa causa. Mariapia Bonanate, scrittrice giornalista di straordinaria sensibilità, ha narrato in maniera magistrale questa grande avventura trascinando i lettori in Africa, nei luoghi del romanzo. Sara’ Angelo Campolo a far vivere parti del romanzo con un reading di scena .
Acquistando il libro si partecipa alla raccolta per la fondazione Corti che sostiene in toto l’attività dell’ospedale Lacor.
Sinossi del libro:
È mezzanotte al Lacor Hospital, nel Nord dell’Uganda. Nei grandi cortili, sotto un cielo equatoriale pulsante di stelle, diecimila bambini dormono in una distesa impenetrabile di corpi. Sono i night commuters, “i bambini della notte”, che ogni sera varcano i cancelli dell’ospedale per sfuggire ai guerriglieri di Joseph Kony, che assaltano e bruciano i villaggi del popolo acoli. A osservare quei bambini, con emozione e stupore crescenti, c’è Francesco, manager che sta vivendo un momento di forti cambiamenti: si è lasciato alle spalle una carriera aziendale che gli stava stretta.
In Italia, qualcuno gli ha parlato della storia di due medici, Piero e Lucille Corti, che negli anni sessanta hanno trasformato un piccolo ambulatorio disperso nella savana in un ospedale d’eccellenza. Attratto da questa vicenda, Francesco ha deciso di partire, per conoscere direttamente quella realtà, e forse ritrovare se stesso. Dopo l’incontro con i bambini della notte, e in particolare con Dan, rimasto orfano con quattro fratelli più piccoli, il munu, l’uomo bianco che viene da lontano, intraprende un lungo percorso di crescita personale. Al suo fianco Elio Croce, fratello laico comboniano e figura leggendaria dell’ospedale. È lui a condurlo tra i reparti, nei campi profughi, lungo le strade di polvere rossa dove i guerriglieri sono sempre in agguato, e a raccontargli la storia di alcuni personaggi eccezionali che, accanto ai fondatori, hanno contribuito a fare grande il Lacor.
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