Stop al precariato nella Sanità. Venerdì 11 Novembre, alle 10, all’Assessorato Regionale alla Salute, sarà organizzata una manifestazione di protesta. Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa della segreteria regionale Cimo Sicilia.
“Il tempo dell’attesa è finito. I medici e tutti gli operatori della Sanità siciliana hanno esaurito la pazienza. Da 3 anni si attende che la Regione Sicilia partorisca la nuova Rete Ospedaliera ma, a parte i proclami mediatici dell’Assessore Gucciardi, non si hanno più notizie da settimane e tutto ciò è insopportabile. I Co. Co. Pro sono già scaduti e il 31 dicembre 2016 scadranno anche i Contratti a Tempo Determinato e le Graduatorie Concorsuali bloccate da anni. E resterà così bloccata anche la Mobilità, ennesimo smacco per chi attende da anni. E a quel punto cosa succederà? Gli Ospedali siciliani sono già in affanno e senza l’apporto di tutto il personale precario verranno letteralmente messi in ginocchio. I cittadini siciliani devono sapere che si rschia il collasso dell’assistenza sanitaria pubblica. Non intendiamo aspettare più le promesse, non siamo più disposti ad attendere la manna dal cielo da un Governo Regionale immobile e incapace di fornire risposte concrete. Siamo stanchi delle parole, adesso vogliamo i fatti.
Venerdì 11 novembre 2016 alle 10 Cimo e Fesmed chiamano a raccolta i propri iscritti ma soprattutto tutti i PRECARI della Sanità, a prescindere dal ruolo professionale e dalla sigla sindacale di appartenenza. Auspichiamo che altri si uniscano a noi in questa battaglia di civiltà e giustizia sociale. Daremo vita ad una protesta civile, ma ugualmente forte, con un Sit-in, davanti all’Assessorato alla Salute, piazza Ottavio Ziino 24 a Palermo e non ce ne andremo senza aver ottenuto un impegno preciso dalla politica.
Chiediamo all’Assessore Baldo Gucciardi di venire a spiegare di persona a tutti coloro che rischiano il posto di lavoro dopo anni di precariato perché si è arrivati a questo punto. Chiediamo al Governatore Rosario Crocetta di venire a trovarci e ad assumersi le sue responsabilità, in qualità di vertice istituzionale della Regione Sicilia.”
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