Utilizzare la navigazione come mezzo per la riabilitazione e la formazione, oltre che per il potenziamento del carattere, soprattutto riguardo ai soggetti affetti da disturbi psichiatrici. E’ questo lo scopo del progetto “Un mare da vivere… senza barriere” , giunto all’ XI edizione ed ideato dall’associazione “L’Aquilone Onlus”.
Quest’anno l’iniziativa sarà arricchita da un evento di caratura internazionale e denominato “Tancrede Swim Challenge… la sfida di un giorno la sfida per la vita”, che è stata presentato stamattina nel Salone delle bandiere di Palazzo Zanca. Il 27 luglio l’undicenne americano Tancrede Brittannicus Roy, assistito da Giovanni Finacca, tenterà la traversata dello Stretto di Messina, contribuendo a raccogliere fondi, che verranno devoluti all’associazione onlus L’Aquilone. Tancrede, si cimenterà nella speciale traversata, con l’obiettivo di trasmettere agli altri il suo amore per il mare e ricordare che il mare è vita e può dare speranza ai meno fortunati. Anche il fratello di Tancrede, qualche tempo fa, aveva compiuto un’impresa simile in un’altra parte del mondo, raccogliendo fondi da destinare ai meno abbienti, da qui l’idea del ragazzino di Boston, di emulare il fratello, immergendosi nelle acque di Scilla e Cariddi.
“Un mare da vivere… senza barriere” coinvolge importanti partner come la sezione messinese della Lega Navale italiana, il centro diurno Camelot, modulo dipartimentale salute mentale Messina nord, l’Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale ANFASS di Messina, l’associazione ” Anch’io sindrome di Down”, la “Pegaso Onlus”, la Guardia costiera volontaria di Messina e altre realtà operanti nel territorio.
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