Nonostante la profonda crisi economica che attanaglia il territorio peloritano, Messina occupa una posizione quanto meno stabile, confermandosi il terzo polo dell’economia siciliana. Questo quanto emerge dal “Rapporto camerale 2013”, realizzato da Matteo Caroli, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese internazionali all’Università “Luiss Guido Carli” di Roma, e presentato questa mattina al Palazzo camerale durante l’11. Giornata dell’economia. “Quest’anno, al rapporto economico della Camera di commercio di Messina si è voluto dare una particolare importanza – osserva il commissario straordinario dell’Ente camerale, Franco De Francesco – perché può rappresentare una bussola utile per orientare le scelte di politica economica, indicando alle amministrazioni locali, di concerto con il governo nazionale e regionale, le possibili strade da intraprendere per uno sviluppo sostenibile del territorio della provincia messinese”.
Il numero complessivo delle imprese registrate nella provincia peloritana al 31 dicembre 2012 è pari a 59.987 unità, praticamente stabile rispetto al 2011. Le attive sono 46.123, anch’esse stabili come numerosità rispetto all’anno precedente. Sembra, quindi, almeno interrotta la contrazione in atto da alcuni anni che aveva ridotto il numero delle imprese di circa il 10% rispetto al picco raggiunto nella seconda metà dello scorso decennio. Le imprese in crisi conclamata, invece, sono quasi 4.300.
In termini di numerosità delle imprese attive, il tessuto produttivo della provincia di Messina è caratterizzato da una netta prevalenza numerica delle imprese del commercio. Relativamente alta anche la consistenza numerica del comparto “costruzioni” e “agricoltura”.
La presenza di imprese femminili è abbastanza in linea con la media nazionale; al di sopra, quella delle imprese giovanili; inferiore, quella delle imprese “straniere”.
Tutti gli indicatori relativi all’innovazione mostrano che Messina ha una discreta posizione a livello regionale, ma modestissima sul piano nazionale. Per quel che concerne, poi, l’internazionalizzazione, dal 2009 le esportazioni sono aumentate a tassi molto consistenti e ampiamente maggiori a quelli di tutte le altre province siciliane. Oltre il 70% delle esportazioni sono generate dal comparto della chimica, gomma e plastiche; rispetto al totale regionale è anche molto rilevante il valore delle esportazioni alimentari. Nel complesso, Messina si conferma la prima provincia per esportazioni, dopo Siracusa.
Insieme con Trapani e Palermo, è uno dei tre poli dell’economia del mare in Sicilia. La provincia di Messina, è la principale area di attrattività turistica della Sicilia con circa il 25% del totale delle presenze e, addirittura, un terzo di quelle straniere. Rispetto allo scorso anno, le presenze sono aumentate di circa il 4%. “Il nostro sistema produttivo – afferma Caroli – da circa quindici anni, ha un deficit di produttività rispetto agli altri. Si registra un forte ritardo sull’innovazione e l’internazionalizzazione: i due fattori di sviluppo su cui è essenziale, invece, puntare per uscire da periodo di crisi”.
Ad intervenire all’incontro, moderato dal giornalista Piero Orteca, sono stati anche il vicesindaco Guido Signorino, professore ordinario di Economia applicata all’Università degli Studi di Messina; e Maurizio Lanfranchi, professore associato di Economia e politica agraria all’Università degli Studi di Messina. “Edilizia, cantieristica e risorse del mare, turismo e crocierismo, green economy e interventi di sistema per fare sistema – dichiara Signorino – sono questi i punti principali sui quali l’amministrazione comunale intende puntare per rilanciare l’economia messinese”. Subito dopo, Lanfranchi si è soffermato sul turismo rurale e sul settore dell’agroalimentare, definendolo “una risorsa” ed invitando gli imprenditori a fare sistema e a puntare sull’innovazione e la formazione.
Durante i lavori, la sig. Luciana Salvato De Francesco ha consegnato il premio camerale al Merito del progresso economico “Loggia dei Mercanti” all’imprenditrice Isabella Bambara De Luca “per aver contribuito a sviluppare il sistema imprenditoriale provinciale, raccogliendo nel contempo costanti successi per la sua infaticabile attività”.
Al termine dell’incontro, il commissario De Francesco ha dato lettura del messaggio inviato dal presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.
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