L’emergenza rifiuti pare essere ancora lontana dall’essere risolta. “Sembra di correre una corsa ad ostacoli”, afferma l’assessore Daniele Ialacqua, “che però non ha mai fine perché strada facendo si aggiungono nuovi ostacoli”.
Da questa mesta affermazione ha preso il via la riunione dell’Unità di Crisi e Programmazione, avvenuta ieri pomeriggio alle 18.00 nella sede dell’assessorato all’Ambiente a Palazzo Zanca. Scopo dell’incontro era valutare la situazione in cui, attualmente, versa la raccolta “strutturata” dei rifiuti a Messina e proporre nuovi provvedimenti per affrontare la situazione di crisi che da troppe settimane attanaglia la città dello Stretto.
All’incontro erano stati invitati, oltre all’assessore Ialacqua, i rappresentanti di Messinambiente, ATOME3, la neo costituita MessinaServizi Bene Comune, la Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti, rappresentanti della Polizia Municipale e Natale Castronovo, dirigente del Dipartimento Ambiente e Sanità. Ciascuno dei presenti, per la parte di competenza, doveva fornire il proprio contributo per capire quali siano gli interventi da mettere in atto a stretto giro.
Il problema dovrebbe poter rientrare, secondo il Commissario di Messinambiente Giovanni Calabrò, eseguendo una media di circa 14 viaggi al giorno in discarica, con i mezzi idonei, come è successo ieri stanotte. Un numero che non sembra troppo elevato e che potrebbe, in effetti, portare alla conclusione di questo periodo di crisi a Messina.
Mentre l’Unità di Crisi e Programmazione pianifica, i cittadini decidono che non è più tempo di aspettare e, attraverso la costituzione del comitato spontaneo “(Ri)Puliamo Messina”, organizzano una “libera e motivata conferenza stampa – seguita da protesta” per oggi, martedì 4 luglio, alle 11.30 presso il Comune di Messina.
“La tassa sui rifiuti (o TARI) va pagata in cambio del servizio di raccolta e l’importo della tassa viene calcolato, principalmente, sulla base dei costi che la società addetta alla gestione dei rifiuti sostiene nel corso dell’anno precedente. I messinesi – sostiene Francesco Tiano, portavoce del costituendo comitato spontaneo – non si sottraggono al pagamento di questo contributo ma pretendono un servizio soddisfacente e continuativo“.
“La proposta dei cittadini – conclude Tiano – sarà quella di contribuire, com’è giusto che sia, al pagamento del 50% della 1° rata dovuta, la restante parte soltanto dopo che il servizio sarà erogato con continuità e normalità. Qualora la richiesta non sarà discussa ed approvata dal civico consesso, congiuntamente alla Giunta ed al Primo cittadino ed il servizio non verrà erogato con continuità e normalità, il comitato spontaneo si riserverà d’intraprendere ogni azione che gli sarà consentita per l’ottenimento dei giusti diritti, compreso quello riguardante la salute dei cittadini.”
Restiamo dunque in attesa che la situazione si risolva e che si prendano i necessari provvedimenti per porre fine a questa emergenza che, ormai da troppo tempo, affligge la “bella ma con troppi problemi” Messina.
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