I giovani disoccupati sono i nuovi poveri di Messina. A dirlo è il Report Povertà 2016, da poco presentato alla stampa dalla Caritas diocesana di Messina Lipari S. Lucia del Mela.
Gli interventi richiesti riguardano soprattutto il sostegno per beni e servizi primari: dai farmaci al cibo, dalla casa ai libri di scuola. Richieste che segnano una crescita percentuale del 14,2% rispetto allo scorso anno.
Più nel dettaglio, ecco gli aiuti resi alle persone bisognose:
- 104.803,33 euro sono stati utilizzati per il supporto alle famiglie povere incontrate attraverso il Centro di Ascolto diocesano e le parrocchie,;
- 76.088.23 euro come contributi per le utenze domestiche;
- 44.827,07 per affitti;
- 42.411,44 per libri e altri materiali necessari alla frequentazione della scuola;
- 15.152,81 per viaggi riguardanti la salute o il ricongiungimento familiare;
- 5.705,95 per acquisto di farmaci;
- 3.015,00 per alimenti.
“L’aumento dei giovani che accedono ai Centri d’Ascolto – scrive la Caritas – è un dato che non lascia ben sperare per il futuro, se non si mettono in campo serie politiche di contrasto alla povertà e di sostegno all’occupazione”.
A riflettere su questa amara verità, però, non deve essere soltanto la Chiesa. Il Report povertà deve rappresentare un campanello d’allarme anche per le Istituzioni Pubbliche, perché siano ripensate le loro politiche sociali. Una città che non riesce ad offrire un futuro dignitoso ai suoi giovani è una città condannata ad essere abbandonata. Una verità che tutti sembrano conoscere ma che pochi si impegnano a combattere davvero.
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