Quanta storia, ancora, resiste nel lembo di S. Ranieri: la Lanterna del Montorsoli, la Real Cittadella, il Forte S. Salvatore. La stessa storia e la medesima cultura negate quotidianamente alla cittadinanza, testimone di un assurdo, antico, atteggiamento di inconsistente immobilismo istituzionale. Ma, nonostante l’inerzia pubblica, è come se poco a poco i messinesi avanzassero giuste pretese verso il loro fronte mare, nei confronti della costa da cui è iniziata la comunità peloritana.
Nel quadro di questa inesorabile “rivincita” si incornicia l’inaugurazione del “Ricrio Ammare”, il ristocafè del Parco S. Raineri: un nuovo incastro, posto ad incrementare i servizi per gli avventori del giardino e a impreziosire un’area della città tanto bella quanto dimenticata negli anni.
Il nuovo ristoro è stato aperto al pubblico con una inaugurazione piena d’intrattenimento per i più piccoli: pic-nic sul prato, giocolieri ed equilibristi sui trampoli hanno allietato i bimbi, mentre un aperitivo per i genitori ha concluso i festeggiamenti.
Moltissime le famiglie che hanno deciso di trascorrere la festa della mamma tra i sentieri del parco, godendo del cielo di tarda primavera e della vista mozzafiato affacciata sullo Ionio.
L’augurio è dunque che non si fermino qui le iniziative per tornare a vivere la Zona Falcata, a godere dello spettacolo che offre quell’area cittadina, e guardare concretamente alla riqualificazione di tutta la fascia costiera, all’impareggiabile fronte mare, da cui la città di Messina può e deve ripartire.
Perchè questo giornale da’ spazio alla nascita di una nuova attività nonostante a monte non ci sia alcun contratto pubblicitario ? Perchè siamo a Messina, dove poco nasce e molto muore. Perchè succede in un’area cittadina dimenticata da secoli. Ecco perchè.
Gabriele Romano
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Speriamo che molti seguano questo esempio! Ci può essere ancora spazio per i nostri figli affinchè non abbandonino la nostra terra