Le forti piogge, che potrebbero arrivare con l’inizio della stagione invernale, potrebbero mettere a serio rischio le tubazioni passanti per Calatabiano, e la tenuta della conduttura di Fiumefreddo, causando una nuova emergenza idrica. Messina ancora necessità di seri interventi strutturali e che possano far fronte, definitivamente, al dissesto idrogeologico che, periodicamente, mettono in ginocchio la popolazione messinese.
“Lungi da me il voler fare il classico ‘uccello del malaugurio’ – afferma il consigliere comunale Libero Gioveni – ma i tempi non rispettati del cronoprogramma stilato per la messa in sicurezza della collina, non possono di certo far dormire sonni tranquilli ai cittadini messinesi”.
“Anche per questo – prosegue Gioveni – sarebbe potuta servire la Commissione d’inchiesta che, ai sensi dell’art. 60 del Regolamento del Consiglio Comunale, una buona frangia del Civico Consesso aveva deciso di istituire per tirare fuori cause, retroscena, aspetti tecnici e quant’altro avesse potuto generare e approfondire i fatti incresciosi dello scorso anno e, perché no, anche far emergere la verità su altre situazioni collaterali, come le affermazioni totalmente contrapposte fra il Presidente della Regione Crocetta e i vertici Amam, sui dati tecnici relativi alla portata d’acqua pro-capite che giunge in città. Spiace aver dovuto constatare che l’Aula non sia riuscita a partorire questo organismo, seppur i motivi ufficiali in questo caso siano riconducibili a vizi nelle procedure di costruzione della delibera”.
Rispetto a tale delibera sull’istituzione di una Commissione d’inchiesta, Gioveni parla di “riesumare il cadavere“, e chiede, infine, “l’avvio definitivo dei necessari interventi sulla collina di Calatabiano”.
“È per questo che chiedo al sindaco Accorinti – conclude Gioveni -, nonostante sia al momento distratto da altre pesante incombenze (la gestione dei rifiuti su tutti), di intervenire energicamente presso la Protezione civile regionale (che di fatto non ha ancora comunicato le procedure per l’appalto relativo al consolidamento del versante in dissesto) per difendere il sacrosanto diritto dei Messinesi di poter usufruire senza rischi del regolare servizio idrico”.
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