Un condominio vuole chiudere la strada che porta alla Cot

Pubblicato il alle

1' min di lettura

Un mega condominio vuole chiudere una strada pubblica.

Si tratta della via Ducezio, che collega il viale Italia alla clinica Cot e che gli inquilini del condominio vorrebbero rendere privata.

Ad opporsi subito, il Presidente del IV Quartiere, Francesco Palano Quero. Un problema che potrebbe unirsi a quello della viabilità, già critico per la zona in questione.

La clinica Cot si oppone, in quanto, la chiusura della strada, potrebbe avere serie ripercussioni sia per i medici, che per i pazienti dell’Istituto Clinico Polispecialistico.

 

(713)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. anche se breve l’articolo non giustifica l’approssimazione del giornalista. Comprensibile quella del politico Quero il quale come bravo esponente della classe che rappresenta vende aria fritta a caro prezzo. Quanto alla via ducezio i due (giornalista e Quero) non sanno che è già strada privata e che tutti gli oneri della stessa (manutenzione scerbatura, illuminazione) gravano sui condomini e non sul comune. Quest’ultimo non ha mai voluto acquisirne la proprietà nonostante i condomini abbiano più volte cercato di cederla a titolo gratuito. Quindi perché non mettere una sbarra che ne limiti l’ingresso? Quero è il giornalista non sono abituati a vedere un cancello d’ingresso all’ imbocco di un condominio? Esiste ancora la proprietà privata o ci stanno togliendo pure questa? Quanto alla clinica privata COT questa opera in un contesto nel quale il carico urbanistico che da essa deriva è assolutamente inappropriato allo stretto imbocco della via in questione, rendendo impossibile il libero transito persino ai mezzi di soccorso verso le abitazioni più a monte. Quindi di che parlate? Se a Quero sta a cuore la via ducezio quale bene della collettività si impegni perchè diventi comunale, vedrà che i condomini proprietari della strada doneranno volentieri ai propri concittadini la via in questione

  2. Mi unisco alla puntualizzazione di Federico a testimonianza storica che della manutenzione e delle problematiche di quella strada il Comune non si è mai occupato ed ha sempre declinato ogni onere al condominio in questione.
    La clinica (di cui tutti siamo consapevoli essere una risorsa per tutto il territorio), che oggi teme la chiusura della strada, è tra le parti che pro quota ha contribuito alla sua gestione, lo testimoniano decenni di bilanci che non sarebbe stato complicato verificare da parte dell’autore dell’articolo.
    La vicenda è complessa e non mi sbilancio in ulteriori commenti.
    L’auspicio è in una informazione libera, consapevole e approfondita, possibilmente supportata da fonti attendibili. Diversamente continueremo a non fare belle figure.

  3. strada pubblica?????si dimostri carte alla mano che e’ strada pubblica.
    Il giornalista,autore dell’articolo,dovrebbe informarsi meglio,prima di scrivere cose non corrispondenti al vero.
    Sono circa 40 anni che pago dalla luce,alla manutenzione strada alla scerbatura e il
    comune non ha mai uscito un soldo,percio che strada pubblica e’?Certo abbiamo tentato
    di cederla al comune il quale se n’e guardato bene dall’acquisirla… e ci credo solo il ripriastino della frana vicino al residence74 e’ costata circa 450mila euro.
    Se la prenda il Comune questa strada,noi condomini saremo ben contenti di cederla e di risparmiare cosi migliaia di euro l’anno

  4. Gentile Direttore,
    sono un condomino del Supercondominio “Parco Mira”, indignato dal contenuto assolutamente incompleto ed errato dell’articolo da voi pubblicato.
    Dalla lettura del suddetto articolo si evince che un gruppo di pazzi scatenati (i condomini del “Parco Mira”) vuole “chiudere” una strada pubblica mentre il paladino della giustizia (Palano Quero) vi si oppone per il bene comune.
    Niente di più sbagliato.
    La Via Ducezio (così come la Via Scite) è da sempre strada privata!!!
    E ciò sia perché risulta contrattualmente (è sorta negli anni ’60, su terreno privato dell’allora Società Miralanza che la ha ceduta in comproprietà ai singoli proprietari dei lotti edificati), sia perché, nel corso degli anni, il Comune si è sempre rifiutato di acquisirla, nonostante varie volte i condomini l’abbiano sollecitato in tal senso. A questi solleciti il Comune ha sempre risposto chiaramente (e per iscritto) che la natura giuridica della Via Ducezio (e della Via Scite) è PRIVATA.
    Del resto, da 50 anni, i costi di luce, fognatura, scerbatura e potatura, ripristino del manto stradale e, in tempi più recenti, riparazione (costosissima) della strada dovuta ad una frana, sono sempre stati, e sono, a carico dei condomini del Supercondominio.
    Tutt’al più, il vostro giornalista avrebbe potuto parlare di strada privata “aperta al pubblico”, ma ciò non impedisce ai legittimi proprietari di chiederne la chiusura.
    Fatta questa doverosa precisazione, mi preme sottolineare che, nell’articolo in questione, il giornalista sembra prendere le parti solo della Clinica Privata COT, non valutando minimamente gli interessi di tutti gli altri cittadini che abitano all’interno del Parco Mira!
    E’ assolutamente limitativo dire che la Via Ducezio collega Viale Italia alla COT, quando a monte di quest’ultima sorgono numerosissimi e popolatissimi condomini che hanno, come minimo, gli stessi diritti della Clinica Privata.
    Così come è scorretto sentire solo una campana (quella della Clinica Privata) e non interpellare i condomini (e per essi l’Amministratore) sulle ragioni che hanno portato alla richiesta “incriminata”.
    Distinti Saluti

error: Contenuto protetto.