La mensa di S. Antonio, punto di riferimento fondamentale di accoglienza e ristoro per moltissimi indigenti messinesi e non, rimarrà chiusa per qualche settimana a causa di lavori in corso e alcuni consiglieri comunali hanno deciso di autotassarsi per aiutare la struttura. A darne notizia sul suo profilo Facebook è l’esponente dell’Udc Libero Gioveni, che precisa trattarsi di un gesto piccolo, ma che contribuirà a garantire la copertura dei pasti per le giornate del 13 e 20 agosto.
Gioveni approfitta anche per fare i conti in tasca al sindaco Accorinti e si chiede che fine abbia fatto l’idea di devolvere la sua indennità in beneficenza.
“Il sindaco Accorinti – scrive Gioveni – da quanto si è insediato ha guadagnato complessivamente 276.000 euro lordi di indennità, quindi, in più rispetto al suo stipendio da insegnante circa 190.000 euro lordi, che al netto si traducono in circa 120.000 euro che lui aveva promesso di dare in beneficenza”
Secondo il consigliere comunale sarebbe stata questa una buona occasione, per non parlare di altre, come “l’acquisto dell’ambulanza veterinaria che era stata incendiata o il ritorno della salma del povero messinese morto in Marocco”.
Gioveni precisa inoltre che sono moltissimi i consiglieri ad aver aderito alla raccolta fondi per la Mensa di S. Antonio, ma “
fra i colleghi che non hanno voluto donare nulla per comprare i pasti ai poveri – sostiene il consigliere – ci sono proprio quelli di Cambiamo Messina dal basso, il gruppo del sindaco”.
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