Il fatto che le più basilari norme del codice della strada siano sconosciute a buona parte dei messinesi è ormai assodato, ma secondo il racconto di un nostro lettore, paradossalmente, talvolta la violazione verrebbe commessa perfino da chi dovrebbe far rispettare le regole. Questa la lettera che è giunta alla nostra redazione, la riportiamo integralmente.
“Stavo rientrando a casa a bordo di un pullman di linea che collega Messina con l’aeroporto di Catania – spiega il pendolare – giunto sul viale Boccetta, il mezzo non ha potuto accostare nell’area riservata alla fermata e i passeggeri sono dovuti scendere praticamente in mezzo alla strada. Ad occupare lo spazio di manovra del bus, chiaramente indicato con apposita segnaletica, c’erano cinque auto, tra cui una della Polizia Municipale con a bordo un agente. A questo punto dico al vigile che oltre a dare un cattivo esempio, sta anche ostruendo la discesa dei viaggiatori dal pullman, con tutti i pericoli che ne derivano considerando l’intenso traffico del viale Boccetta. Decido, dunque, di fotografare l’auto, (in allegato lo scatto) suscitando le ire del vigile urbano. L’agente, infatti, è sceso dall’auto intimandomi di mostrargli i documenti e dargli il mio cellulare. Viste le mie resistenze, sono stato minacciato di essere portato in caserma. A quel punto ho deciso di allontanarmi, ma non escludo di rivolgermi a chi di competenza per segnalare l’accaduto”.
Questo il racconto del cittadino, ovviamente la redazione di Normanno è pronta a dar voce anche al vigile urbano chiamato in causa.
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