“Un settore in piena emergenza che continua a registrare condizioni di lavoro segnate dal precariato e da continue difficoltà”, questa la denuncia rilanciata dalla Filcams-Cgil di Messina, questa mattina in Prefettura, durante un nuovo sit-in di protesta dei lavoratori del comparto pulimento.
In protesta i lavoratori impegnati nei servizi effettuati nei locali dell’Agenzia delle Entrate di Messina, dell’Ufficio Provinciale del Lavoro e delle Caserme Militari del territorio.
Diverse le problematiche che investono la gestione di questi appalti, che colpiscono i lavoratori: le lavoratrici impegnate nel servizio di pulimento dei locali dell’Agenzia delle Entrate, ad oggi non hanno percepito lo stipendio di gennaio e febbraio; i lavoratori dell’Ufficio Provinciale del Lavoro dallo scorso mese di ottobre non hanno ripreso più il servizio e si sono trovati senza occupazione; i lavoratori impegnati nel servizio di pulimento delle Caserme Militari si sono trovati ridotto l’orario di lavoro a 25 minuti giornalieri.
La Filcams-Cgil torna a denunciare con forza queste situazioni di lavoro che si registrano anche in altri appalti del settore.
“Non è tollerabile che si lavori per 50 euro mensili così come non sono tollerabili i ritardi nel pagamento degli stipendi che mettono in grande difficoltà diverse famiglie, molte delle quali monoreddito” – hanno detto il segretario generale della Filcams di Messina, Carmelo Garufi, e Francesco Lucchesi, della segreteria provinciale, incontrando i rappresentanti della Prefettura.
La Filcams questa mattina ha chiesto nuovamente con forza interventi per dare risposte a questi lavoratori, un monitoraggio su tutti i servizi in appalto per il rispetto delle condizioni lavorative e tavoli di confronto con tutti gli enti del territorio in qualità di stazioni appaltanti.
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