Dal consigliere del IV quartiere, Matteo Grasso, riceviamo e pubblichiamo:
“Il sottoscritto Consigliere di Quartiere Matteo Grasso , con la presente significa quanto segue:
Premesso che in Via Placida , Via Setaioli, Via S.G.Decollato e Via Andria , da settimane ormai si sono create delle vere e proprie “discariche a cielo aperto”, stante la presenza di ingenti quantità di rifiuti sulla carreggiata che hanno determinato una situazione ideale per la proliferazione di roditori ed insetti di vario genere.
Invero in seguito a numerosi segnalazioni provenienti da residenti delle zone suddette, ho riscontrato personalmente una situazione di assoluto disagio a causa delle precarie condizioni igienico-sanitarie in cui versa l’intera area, che pongono sempre di più in serio pericolo la salute dei cittadini
Alla luce di quanto detto si rende necessario, a salvaguardia dei cittadini e del loro diritto “a vivere bene”, un tempestivo intervento finalizzato alla risoluzione del problema
In più, come se non bastasse, in queste aree i cassonetti per la raccolta dell’immondizia sono stati rimossi dall’Amministrazione Comunale ben tre mesi prima dell’inizio della raccolta “porta a porta”.
Dinnanzi a tale situazione, non si comprende dove sono state le Istituzioni.
Probabilmente al Sindaco della città di Messina sembra importare ben poco della situazione di degrado in cui versano i cittadini, in quanto forse troppo impegnato ad occuparsi dei rapporti di amicizia con i Comuni di Assisi e San Mauro Pascoli; presumibilmente l’Assessore Ialacqua non si è nemmeno posto il problema, forse nella convinzione che i cittadini avessero accolto la sua richiesta di raccogliere l’immondizia nelle proprie abitazioni; ed infine, il Presidente Francesco Palano Quero, interessato a frequentare il centro cittadino e la tanto amata Isola Pedonale, ha completamente ignorato le zone di cui sopra, che dunque sono state letteralmente abbandonate dall’Amminastrazione Comunale.
Per questi motivi il Consigliere Grasso, stante l’inerzia delle Autorita’ politiche cittadine, pone all’attenzione del Prefetto la situazione di assoluta emergenza sopra prospettata, in modo che possa intervenire tempestivamenete a salvaguardia della salute dei cittadini”.
(320)