Dirigenti e caso De Cola. CapitaleMessina: “Il Sindaco è davvero in buona fede?”

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Con una nota del portavoce Gianfranco Salmeri, CapitaleMessina interviene sulla polemica scaturita dal concorso che ha portato alle nomine di Claudia Manciola e Domenico Zaccone come nuovi dirigenti comunali e sul presunto conflitto di interessi dell’assessore Sergio De Cola,relativo progetto di riqualificazione del Pilone di Capo Peloro inserito nel Masterplan e redatto proprio dal suo studio. ” Se crolla il paradigma etico della giunta Accorinti, cos’altro rimane?”

“Non abbiamo mai lesinato critiche alla giunta Accorinti – spiega Salmeri – sin dall’inizio del nostro percorso abbiamo espresso le nostre valutazioni, spesso negative, su tante scelte amministrative e politiche. Non per partito preso, ma perché abbiamo maturato, forse prima di altri, la consapevolezza della inadeguatezza di questa amministrazione di fronte alle grandi sfide necessarie alla rinascita della nostra città”.

“Su un aspetto però siamo stati concordi rispetto alla vulgata cittadina: la buona fede e l’etica del sindaco Accorinti. Ora anche questa certezza  comincia a traballare – afferma l’associazione – ci riferiamo ovviamente ai casi spinosi sollevati in questi giorni dalla stampa sulla selezione dei due dirigenti amministrativi e sul conflitto d’interessi dell’assessore De Cola. Relativamente al primo punto in esame, non ci addentriamo negli aspetti giuridici, già brillantemente esposti dalla consigliera Antonella Russo, che prefigurerebbero profili di probabile illegittimità, al netto dei quali, comunque, la vicenda puzza lontano un miglio di  concorso “pilotato” – sostiene la nota dell’associazione politica -.

“Per quanto riguarda il caso del progetto di Capo Peloro, riassumendo, i termini della questione sono i seguenti: nel 2000 viene presentato un piano per la riqualificazione di Capo Peloro, per un importo di circa 71 milioni di euro, da un pool di progettisti  tra i quali risulta Sergio De Cola, attuale assessore all’Urbanistica della giunta Accorinti. Ebbene lo stesso De Cola, in questi giorni, si fa promotore secondo le cronache stampa, senza arrossire neanche un po’, di inserire quello stesso progetto tra quelli da sovvenzionare con i fondi del Masterplan per il sud. Tutto lecito dal punto di vista legale, ma dal punto di vista etico?. La correttezza di una Amministrazione non si “dichiara”, ma si dimostra con la linearità e trasparenza delle scelte amministrative”.

“Bene ha fatto Lucio D’Amico – conclude la nota – ad interrogarsi su cosa avrebbe detto Accorinti se i protagonisti di queste vicende fossero stati Buzzanca, Genovese o Leonardi. Al riguardo viene in mente il famoso aforisma di Pietro Nenni: “a fare a gara a fare i puri troverai uno più puro… che ti epura”, e se crolla il paradigma etico della giunta Accorinti, rimane poco altro.”

 

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