Altro che emergenza, Messina è al disastro: prima di 5 giorni niente acqua. La conferenza stampa indetta dai vertici dell’Amam stasera sta togliendo ogni speranza di un prossimo ritorno alla normale erogazione dell’acqua nelle case dei messinesi. Il presidente dell’Azienda municipalizzata, Leonardo Termini, ha detto chiaramente che i tempi per il normale ripristino della distribuzione idrica si allungano di, almeno, altri 5 giorni.
“Eravamo pronti a riempire i serbatoi- ha detto Termini – ma durante i test è stata registrata un’anomalia. Ci siamo resi conto che qualcosa non andava nel terreno, la conduttura non è stabile per un movimento franoso e abbiamo dovuto interrompere. Le condizioni del terreno non ci permettono di andare avanti e, visto che sono previsti temporali fino a sabato, i tempi si allungano parecchio. Stiamo valutando soluzioni alternative con Sicilia Acque per creare un bypass tra le condotte Fiumefreddo e Alcantara. Domani incontreremo un loro dirigente”.
Il direttore generale dell’Amam, Luigi La Rosa, si sofferma sulla dinamica dei lavori: “Occorre riportare alla luce la condotta evitando le spinte del terreno. Dopo si cercherà di rinforzare le giunture. Ciò consentirà di apportare un primo quantitativo di acqua. Domani, due ditte, Trovato e Celesti, affiancheranno i tecnici dell’Amam nei lavori di ripristino. Alla domanda sui costi di questi interventi straordinari, bocche cucite da parte di Azienda e Sindaco. Accorinti ha detto: ” Valuteremo l’eventuale richiesta al Governo perchè ci venga riconosciuto lo stato di calamità naturale”. Ovvio che i 5 giorni per il ritorno alla normalità, a questo punto, siano soltanto una prima stima.
Andrea Castorina
(4682)